19 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Si parte con le biblioteche nazionali di Roma e Firenze

Accordo tra Google e l'Italia per le biblioteche virtuali

Dante, Petrarca e Leopardi a portata di click in tutto il mondo

ROMA - Accordo «storico» tra Google e il ministero per i Beni e le Attività Culturali, grazie al quale partirà una collaborazione che consentirà a chiunque nel mondo di accedere a fino a un milione di libri non coperti da copyright conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze. Per la prima volta, alcune delle inestimabili opere appartenenti a queste biblioteche saranno rese accessibili a chiunque in formato digitale attraverso Internet. Negli scaffali di queste biblioteche sono conservate alcune delle raccolte di opere dei più grandi intellettuali, scrittori, scienziati e pensatori italiani. Una volta digitalizzate, le opere di Dante, Petrarca, Leopardi e Manzoni saranno a portata di clic per chiunque nel mondo, da Genova a Nairobi.

UN MILIONE DI VOLUMI - Google fornirà inoltre alle due biblioteche le copie digitali di ciascun libro parte del progetto, così che possano a loro volta renderli disponibili anche su piattaforme diverse da Google Books, quali, ad esempio, quella del progetto Europeana. L'accordo tra Mibac e Google prevede la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di volumi, 285mila dei quali sono stati già metadatati e catalogati dal Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Nei prossimi due anni si completerà la catalogazione dei volumi scelti, che saranno digitalizzati da Google e successivamente messi online. Il costo della digitalizzazione invece sarà a carico di Google, che si occuperà anche di allestire uno scanning center in Italia.

BONDI - «La biblioteca universale raccontata da Borges diventa realtà», dichiara sognante il ministro Sandro Bondi, lasciando a Mario Resca la parte dello spirito pratico (non per niente si è fatto le ossa da McDonald's): «La lingua e la cultura italiana si diffonderanno nel mondo e stimoleranno la conoscenza del nostro paese, con tutta la ricaduta economica che ne può derivare», spiega il direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. «Se avessimo fatto noi questo lavoro, ci sarebbe costato 100 milioni di euro», aggiunge: e il conto si basa sul costo altissimo della riproduzione dei 285 mila volumi che le biblioteche italiane hanno già digitalizzato, e che saranno i primi ad entrare in Google Books.