5 maggio 2024
Aggiornato 18:01
Poche le adesioni negli hinterland di Milano e Torino

Domenica, a piedi dalle 10 alle 18

Stop in 169 Comuni nel Nord. Scontro sulle deroghe: pass anche ai politici in campagna elettorale

MILANO - Una iniziativa più di sensibilizzazione contro lo smog che risolutiva. Così Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, principali promotori del blocco delle auto in programma oggi dalle 10 alle 18 in 169 Comuni della pianura padana, difendono la domenica a piedi dagli attacchi dei tanti sindaci che non hanno aderito. In effetti i livelli delle polveri sottili, grazie al vento delle ultime ore, sono tornati sotto il livello di guardia e anche le deboli piogge previste domani al Nord fanno ben sperare. Resta però lo spirito di un'inedita alleanza padana contro lo smog tra due sindaci che vanno sempre più d'accordo nonostante il diverso colore politico.

In provincia di Torino hanno aderito dieci Comuni, in quella di Milano soltanto quattro (Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Sesto San Giovanni) e anche la Regione Lombardia non ha nascosto le proprie perplessità. Un risultato forse al di sotto delle aspettative, anche se l'ultimo dato comunicato dall'Anci è di due giorni fa, visto che la proposta dell'asse Milano-Torino include un appello al governo perché sostenga la battaglia padana contro le polveri sottili attraverso incentivi e provvedimenti mirati e ne riconosca il carattere di emergenza. Un tema che, se non altro, dovrebbe mobilitare Palazzo Chigi e i Comuni almeno per il rischio di dover pagare sanzioni europee sempre più salate per l'eccessiva concentrazione di Pm10 in molte città del Nord.

DEROGHE - Oggi potranno circolare solo i veicoli elettrici, a metano, gpl e idrogeno, compresi quelli a doppia alimentazione. Esentati anche medici, infermieri, giornalisti, farmacisti, edicolanti, preti, fiorai, pasticceri, ma soprattutto più di cinquemila operatori della moda impegnati nelle sfilate del prêt-à-porter femminile a Milano. A scatenare la polemica politica è stata però la deroga ai politici in campagna elettorale per le regionali. Per tutti gli altri non resta che prendere i mezzi pubblici a tariffe scontate o rischiare una multa da 78 euro.