26 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Un nuovo progetto finanziato dall'UE

Studio sulla calcificazione marina

In che modo gli organismi marini formano conchiglie, scheletri e altre strutture formate da carbonato di calcio come le barriere coralline

Un nuovo progetto finanziato dall'UE intende esaminare in che modo gli organismi marini formano conchiglie, scheletri e altre strutture formate da carbonato di calcio come le barriere coralline. La ricerca si concentrerà sugli effetti dei cambiamenti climatici sul processo di calcificazione.
Il progetto CALMARO («Calcification by marine organisms«) è finanziato con 2,7 Mio EUR dal programma specifico «Persone» del settimo Programma quadro (7°PQ), e riunisce 13 istituti di ricerca e 4 imprese in 8 paesi.

Il progetto è un network di formazione della durata di quattro anni, durante i quali 12 biologi, chimici e geoscienziati, che stanno iniziando adesso le loro carriere nel campo della ricerca, esamineranno la formazione del carbonato di calcio in una serie di organismi marini e l'influenza su questo processo di fattori come la temperatura e l'acidità del mare.

Il carbonato di calcio è una delle sostanze più importanti in natura, poiché costituisce scheletri, conchiglie e barriere coralline. Fattori ambientali come temperatura e pH (acidità) influiscono sulla capacità degli organismi marini di formare il carbonato di calcio. Attualmente, l'incremento di CO2 (biossido di carbonio) sta rendendo più acidi gli oceani, mentre le stime sui cambiamenti climatici indicano che le temperature degli oceani probabilmente aumenteranno nei prossimi decenni.

«Il network offre le basi per iniziare in modo vincente una carriera per gli scienziati più giovani, grazie alla formazione basata su una rete internazionale,» ha detto la dott.ssa Nicole Schmidt dell'Istituto Leibniz di scienze marine (IFM-GEOMAR) a Kiel in Germania, la coordinatrice del progetto. «Gli scienziati di livello superiore proverranno sempre da un paese diverso rispetto a quello del ricercatore alle prime armi. Così i giovani scienziati conosceranno immediatamente molti istituti.»

Inoltre, il coinvolgimento di quattro piccole e medie imprese (PMI) nella rete significa che i giovani ricercatori avranno l'opportunità di vedere alcune delle applicazioni pratiche della ricerca marina, ad esempio presso un allevamento di ostriche, un'impresa di acquacoltura e in aziende specializzate in consulenze sulla fascia costiera e nella produzione di strumenti progettati per analizzare i livelli di CO2.

«Pertanto, i partecipanti scopriranno che un affascinante argomento accademico possiede un immenso valore applicato per il futuro,» ha detto la dott.ssa Schmidt.

Nel quadro del progetto CALMARO i giovani scienziati studieranno la calcificazione a diversi livelli. A livello cellulare, essi studieranno i geni e le proteine coinvolti nella calcificazione. Altri studi si concentreranno, ad esempio, sugli effetti dell'acidità sulla crescita del corallo e sulla capacità delle ostriche di formare il loro guscio. Altrove, i ricercatori studieranno in che modo l'acidificazione oceanica influenzerà il rapporto predatore-preda, poiché molti organismi usano le strutture calcificate (come le conchiglie) per proteggersi o, nel caso delle chele, per attaccare altri organismi. Verranno studiate anche le differenze regionali nella calcificazione.