19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Cronaca

Marsiglia, furgone contro fermate di autobus: non è terrorismo

Disagio psichico e non terrorismo. La procura di Marsiglia non ritiene collegata al più ampio attacco islamista lanciato contro l'Europa la vicenda del furgone che ha investito deliberatamente due fermate di autobus

MARSIGLIA - Disagio psichico e non terrorismo. La procura di Marsiglia non ritiene collegata al più ampio attacco islamista lanciato contro l'Europa la vicenda del furgone che ha investito deliberatamente due fermate di autobus, uccidendo una donna. Questo quanto dichiarato all'Afp dal procuratore capo della città portuale della Francia meridionale, spiegando che gli investigatori privilegiano la pista del disturbo psichico.

Non un atto di terrorismo
Un 35enne al volante di un furgone bianco lanciato contro due pensiline di altrettante fermate d'autobus di Marsiglia ha ucciso una quarantenne nel quartiere de La Valentine ferendo un'altra persona in quello di Croix-Rouge. L'uomo, poi fermato nella zona del Porto vecchio, ha precedenti penali per reati comuni e soffre di disturbi psichici. Nulla al momento, dunque, fa supporre che si sia trattato di un atto di terrorismo, anche se le modalità ricordano sin troppo da vicino la strage sulle Ramblas di Barcellona avvenuta il 17 agosto scorso.

I fatti
L’utilitaria, una Renault Master bianca, si è schiantata contro la pensilina di una fermata d’autobus nel quartiere di Croix-Rouge poco dopo le 9 di questa mattina, ferendo una ragazza di 29 anni alle gambe. Qualche minuto dopo, il conducente ha lanciato il van contro una pensilina nel quartiere de La Valentine, uccidendo una donna di 42 anni. Il conducente è stato poi fermato nella zona del vecchio porto della città del Midi francese. L’uomo, un francese di 35 anni, è stato rintracciato grazie al numero di targa dell’auto, raccolto da un testimone. Il veicolo è stato rubato stamani.