Dopo Charlottesville, rimosse statue sudiste a Baltimora
L'America ancora una volta divisa tra tolleranza e razzismo. Le statue dedicate ai principali protagonisti degli Stati Confederati d'America sono state velocemente rimosse dalle strade e dai parchi di Baltimora.
BALTIMORA - L'America ancora una volta divisa tra tolleranza e razzismo. Le statue dedicate ai principali protagonisti degli Stati Confederati d'America sono state velocemente rimosse dalle strade e dai parchi di Baltimora, in Maryland, pochi giorni dopo le violenze scoppiate nella vicina Virginia per la rimozione di monumenti simili. Le operazioni della polizia sono state seguite da piccoli gruppi di cittadini e si sono svolte in un clima «celebrativo». Le statue sono state rimosse su ordine della sindaca Catherine Pugh, dopo il voto favorevole del consiglio cittadino, decisione maturata in seguito all'attentato compiuto nel 2015 da un suprematista bianco in una storica chiesa frequentata dalla comunità afroamericana a Charleston, in South Carolina. Tra le statue rimosse, quelle equestri raffiguranti il generale Robert Lee, il principale condottiero degli Stati Confederati durante la guerra civile, e Thomas JStonewall» Jackson, altro comandante di spicco dei sudisti.
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