ROMA - Imponenti misure di sicurezza al Cairo, in Egitto, per l'arrivo di Papa Francesco, al suo 18esimo viaggio apostolico internazionale. Si temono nuovi attentati, dopo quello recente alle due chiese cristiano-copte, ma il Pontefice, come ha fatto in passato, anche negli spostamenti più a rischio come in Repubblica centrafricana, ha scelto di viaggiare nella capitale egiziana a bordo di una berlina non blindata. Vuole essere vicino al popolo egiziano. In Egitto Francesco arriva come messaggero di pace, vuole portare vicinanza, solidarietà e incoraggiamento. Ma la due giorni egiziana, fitta di incontri e appuntamenti, è blindatissima. Si teme soprattutto per la messa che Bergoglio celebrerà il 29 aprile allo stadio dell'Aeronautica militare egiziana, una struttura che può ospitare circa 25mila persone. Un appuntamento considerato ad alto rischio.
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