Attentato a Londra, le voci dei testimoni di fronte allo shock del terrorismo
Parlano diversi testimoni che hanno assistito al momento in cui l'attentatore ha assalito la folla con la sua auto in corsa davanti a Westminster
LONDRA - «Ero nella mia edicola che affaccia sul luogo dove c'è stato l'attentato. La prima cosa che ho sentito è un'auto che si è schiantata contro la recinzione del Parlamento, ma il traffico continuava a scorrere normalmente e ho pensato a un incidente, ma poi ho visto qualcuno sdraiato accanto alla macchina e ho capito che era successo qualcosa, poi ho sentito degli spari e allora mi sono resa conto che la situazione era grave. C'erano sirene e ambulanze urla e confusione. Poi gli agenti mi hanno portato via» racconta Kristen Hurrell.
«Poliziotti in tenuta d'assalto»
«Sono arrivato qui quando avevano già iniziato a recintare la piazza. C'erano ambulanze e polizia. Poi sono arrivati degli agenti delle forze speciali e quelli in tenuta da assalto e sono entrati in parlamento e hanno portato fuori quelli che erano rimasti chiusi durante l'attentato» dice Richard Jones che ha lavora in un bar della zona.
«Tutti in preda al panico»
«E' stato traumatizzante, ho visto due donne che piangevano, abbiamo visto gente che scappava sotto chock per l'attacco, erano tutti in preda al panico, non capivano quello che stava accadendo» aggiunge lo studente Daniel Velasco.
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