Iran agli Usa: test missilistici non siano pretesto per far salire la tensione
Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha ammonito Washington a non cercare pretesti per creare nuove tensioni, a proposito del programma di missili balistici da parte di Teheran
TEHERAN - Sale la tensione tra la Repubblica islamica dell'Iran e gli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha ammonito Washington a non cercare pretesti per creare nuove tensioni, a proposito del programma di missili balistici da parte di Teheran.
No a pretesti per alimentare tensioni
«Ci auguriamo che la questione del nostro programma di difesa non si trasformi in un pretesto politico per alimentare nuove tensioni da parte della nuova amministrazione statunitense, in gravi difficoltà sul piano del prestigio internazionale dopo la vergognosa legge che impedisce l'entrata a persone in possesso di regolari visti per quel paese», ha detto Zarif. Il capo della diplomazia di Teheran non ha però né confermato né smentito il test missilistico che sarebbe stato effettuato nelle scorse ore e per il quale Washington ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Parigi preoccupata
Dal canto suo, il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, in visita a Teheran, ha espresso preoccupazione. «La Francia ha già manifestato la sua preoccupazione per la continuazione dei test missilistici iraniani nel delicatissimo contesto regionale, contrari allo spirito delle Risoluzione 2231 e suscettibili di ostacolare il processo necessario a ricreare un rapporto di fiducia, avviato con l'accordo nucleare di Vienna», ha detto Ayrault nella conferenza stampa congiunta con l'omologo iraniano Zarif.
La difesa di Mosca
Anche Mosca ha preso posizione sulla vicenda dichiarando all'agenzia di stampa Interfax, per bocca del viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, che i test missilistici iraniani non violano la risoluzione delle Nazioni unite sul programma nucleare iraniano. Per Ryabkov la decisione statunitense di convocare una riunione urgente del Consiglio di sicurezza è solo un tentativo di alimentare tensioni a fini politici.
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