19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Siria e Russia

Siria, Trump "ridimensiona" Macron: «Prolungare intervento? No, militari torneranno a casa»

Scintille tra il presidente Usa e quello francese, che aveva suggerito di aver convinto Trump a prolungare l'intervento in Siria. Notizia smentita da Washington

WASHINGTON - «I raid siriani sono stati condotti così perfettamente, con tale precisione, che l'unico modo per i media delle Fake News Media per sminuirli è stato per il mio uso del termine 'Missione compiuta'. Sapevo che si sarebbero concentrati su quello ma lo ritengo un termine militare grandioso da doverlo riproporre. Da usare spesso». Così il presidente Usa Donald Trump a proposito delle critiche sul termine usato dopo l'attacco in Siria e che ha ricordato le parole di Geroge W. Bush nel 2003 sulla missione in Iraq.

Trump voleva attacco più vasto?
Intanto, secondo le indiscrezioni riportate oggi dal Wall Street Journal, il presidente americano avrebbe preferito mettere a segno un attacco più ampio in Siria, colpendo anche siti russi e iraniani, ma sarebbe stato dissuaso dal capo del Pentagono, Jim Mattis. Il Wall Street Journal cita fonti al corrente del processo decisionale, secondo cui l'esito dell'operazione starebbe a indicare la «considerevole» influenza esercitata dal segretario alla Difesa Usa sul nuovo team per la sicurezza nazionale, guidato da John Bolton. La decisione di adottare l'opzione di un attacco più circoscritto è arrivata dopo giorni di incontri molto tesi alla Casa Bianca, scrive il Wsj. Erano infatti tre le opzioni presentate dal Pentagono: la prima prevedeva un attacco missilistico contro siti di armi chimiche; la seconda, un attacco a sospetti impianti di ricerca sulle armi chimiche e a centri di comando militare; la terza includeva tra gli obiettivi la difesa aerea russa e alcune strutture iraniane, con l'obiettivo di minare le capacità dell'esercito siriano, senza però colpire "l'apparato politico" del presidente Bashar al Assad. Le fonti hanno raccontato al Wsj che Trump avrebbe fatto pressioni per adottare il terzo scenario, ma Mattis avrebbe dissuaso il presidente, che ha poi approvato un attacco contro siti militari e di ricerca sulle armi chimiche. Già venerdì scorso, il Wsj aveva riferito delle resistenze di Mattis alle richieste di Trump per una risposta militare più robusta al presunto attacco chimico messo a segno in Siria, per il timore di un'escalation nella regione, in particolare con Mosca.

Scintille Trump-Macron
Di certo, Donald Trump sembra aver ridimensionato in mondovisione il presidente francese Emmanuel Macron, il quale aveva dichiarato di aver convinto Trump a prolungare l'intervento occidentale in Siria. Notizia subito smentita da Trump: "il presidente Trump è stato chiaro affermando che vuole un ritorno a casa delle forze americane in Siria»,  e si aspetta che i partner regionali e gli alleati degli Stati Uniti «si assumano una maggiore responsabilità sia militare che finanziaria, per mettere in sicurezza la regione».