24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Crisi coreana

Nordcorea, Trump: «Fuoco e furia su Pyongyang». E Kim minaccia attacco a Guam

Tra minacce di attacchi e rappresaglie, la crisi fra Corea del Nord e Stati Uniti si inasprisce, scatenando tuttavia anche nuove critiche interne contro la casa Bianca di Donald Trump

PYONGYANG - Tra minacce di attacchi e rappresaglie, la crisi fra Corea del Nord e Stati Uniti si inasprisce, scatenando tuttavia anche nuove critiche interne contro la casa Bianca di Donald Trump, il tutto nella giornata in cui cade il 72esimo anniversario del bombardamento nucleare di Nagasaki. E all'indomani delle notizie fatte trapelare dall'intelligence Usa, secondo cui Pyongyang ha sviluppato una testata nucleare miniaturizzata che può essere montata sui suoi missili balistici. Il presidente, rispondendo alle minacce nordcoreane, ha infatti parlato di «fuoco e furia» contro Pyongyang, guadagnandosi la derisione sia degli analisti («cercare di superare la Corea del Nord sul piano delle minacce è come cercare di superare il Papa nella preghiera») che di alcuni importanti esponenti del Congresso. «La Corea del Nord rappresenta una seria minaccia , ma la reazione sconclusionata del presidente farebbe capire che sta valutando l'utilizzo dele armi nucleari statunitensi in risposta a una dichiarazione di un despota» ha commentato Eliot Engel, principale membro Democratico della Commissione Esteri della Camera dei Rappresentanti.

La minaccia di Kim
Per tutta risposta Pyongyang ha minacciato un attacco missilistico contro, l'isola di Guam, territorio statunitense nell'arcipelago delle Marianne - Pacifico occidentale - e importante base militare: il governatore Eddie Calvo ha tuttavia minimizzato la minaccia nordcoreana ribadendo tuttavia che l'isola rimane «pronta ad ogni eventualit໫Voglio rassicurare la popolazione di Guam: al momento non esiste alcuna minaccia per la nostra isola o per le Marianne Settentrionali», ha dichiarato Calvo in un discorso televisivo al termine di un colloquio con la responsabile militare della regione, Shoshana Chatfield. La Casa Bianca ha ribadito che qualsiasi attacco contro Guam sarebbe considerato alla stregua di un offensiva contro il territorio statunitense. Attualmente l'isola - situata strategicamente tra il Mar Cinese meridionale e la penisola coreana - conta un popolazione di circa 162mila persone, con un'economia basata sul turismo (nonché sulla presenza delle forze militari statunitensi, circa 6mila effettivi).

Appelli alla de-escalation
Un appello a una de-escalation è giunto dal sindaco di Nagasaki, Tomihisa Taue: «Un forte senso di ansietà sta diffondendosi nel mondo riguardo a un possibile uso futuro di queste armi: Nagasaki deve rimanere l'ultima città ad aver subito un attacco nucleare». Il sindaco ha inoltre criticato il governo di Tokyo per non aver sostenuto il Trattato di messa al bando delle armi nucleari delle Nazioni Unite: "Si tratta di una decisione incomprensibile per coloro che vivono nelle città distrutte dalle bombe atomiche".