23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Terrorismo

Bruxelles, attacco alla stazione centrale. Ucciso il terrorista

Ancora panico a Bruxelles. Un uomo di 35 anni urla e poco dopo si sente un’esplosione. La stazione centrale è invasa dal fumo, ma i militari riescono a ucciderlo all'istante

BRUXELLES –  E’ accaduto intorno alle ore 21 di ieri sera nella stazione centrale di Bruxelles. Si avvertono colpi di arma da fuoco e un’esplosione. La gente è in preda al terrore. L’incubo del terrorismo è di nuovo alle porte. Questa volta, però, non finisce in maniera tragica perché le forze armate intervengono immediatamente. Un attimo prima dell’accaduto la gente che si trovava sul posto sente urlare: «Gli jihadisti esistono ancora». A provocare l’esplosione è stato un uomo di circa trent’anni che è stato prontamente individuato: aveva con sé dell’esplosivo. Forse in una cintura o in un trolley. La polizia lo ha ucciso senza indugio. La circolazione è stata interrotta subito dopo nelle stazioni di Bruxelles Nord e Midi, evacuato gran parte del centro e chiuse le metro della zona.

La detonazione a seguito dell’individuazione
L’uomo di trenta, forse trentacinque anni, ha avviato l’esplosivo che aveva con sé molto probabilmente a causa del fatto che è stato individuato dai militari. In realtà alcuni testimoni giurano che ci sono state due deflagrazioni e non solo una. Quello che è certo è che gli abitanti di Bruxelles e i turisti che si trovavano sul posto hanno nuovamente vissuto attimi di terrore e panico. Nella stazione c’era molto fumo a seguito dell’esplosione e pare che alcuni dettagli non siano stati visti correttamente. Alcuni, infatti, dicono di aver intravisto altre due persone insieme all’uomo. Pare che siano scappate senza lasciare traccia. Niente di certo per ora.

Tutti in allerta
La polizia belga ha messo tutti in allerta: avrebbero potuto verificarsi altre esplosioni quindi è bene rimanere lontani dalla stazione per motivi di sicurezza. È molto probabile che nella notte gli uomini della polizia e militari abbiano passato molto tempo alla ricerca di ulteriori dispositivi. L’uomo non era stato spostato, nelle ore notturne, a causa di possibili deflagrazioni del contenuto esplosivo che aveva con sé. «Il responsabile è stato neutralizzato dai militari, non ci sono stati feriti civili. Procediamo per terrorismo. Non possiamo confermare se sia ancora vivo o morto, né dove l'uomo sia», ha dichiarato Eric Van der Sijpt, portavoce della Procura federale.

Le testimonianze
Per ora sono ancora poche le testimonianze di chi ha vissuto momenti di panico e terrore.  «Avevo appena accompagnato un'amica alla stazione quando la gente ha iniziato a correre». C’è chi addirittura ha sentito la gente che gridava di scappare a causa di un attentato in atto. «Gridavano 'un attentato, un attentato', mentre altri parlavano di fuochi d'artificio. Poi la gente ha cominciato a nascondersi ovunque, dietro le scale mobili, altri volevano fuggire lungo i binari...». «C'era un gran fumo dappertutto, la gente scappava, e anche io pensavo di morire». Sono vicende che non si vorrebbero mai ascoltare ma che da qualche anno a questa parte sembrano essere all’ordine del giorno. Arriveremo al punto di essere controllati ogni attimo della nostra vita per poter vivere serenamente?