1 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Il rogo della Grenwell Tower

Incendio Londra, almeno 100 morti nel rogo. La polizia spera non siano di più

Sale sempre più il bilancio dei morti per l’incendio della Grenwell Tower a Londra. Si stima ormai siano almeno 100, e la polizia ammette: «speriamo non siano di più»

L'incendio di Londra
L'incendio di Londra Foto: ANSA

LONDRA – Sembrava che il numero delle vittime non dovesse raggiungere la ventina e, invece, ora si parla addirittura di un centinaio, se non di più. Una vera ecatombe, che forse neanche le forze di polizia e soccorso si aspettavano. Un vero ‘inferno di fuoco’, che nel giro di poco tempo ha posto fine a troppe persone – e ormai con quasi tutta probabilità anche ai due ragazzi Gloria Trevisan e Marco Gottardi.

Finite le speranze
La voce che corre incessante tra le rovine fumanti e la temperatura vulcanica è ‘non ci sono più speranze di trovare qualcuno vivo’. La stessa comandante della London Fire Brigade, Dany Cotton, ha dovuto ammettere che «là dentro, fra le rovine, non c’è più anima viva». Nel grattacielo popolare di North Kensington, l’ormai tristemente nota Grenwell Tower, si è dunque consumata una tragedia di proporzioni inaspettate – o forse sì. Ma se le speranze sono finite, quella che non è stata domata, e non si sa quando mai lo sarà, è la polemica circa l’evitabilità di quanto è accaduto. Per cercare almeno di capire il perché di una tragedia annunciata, si farà un’inchiesta. E qualcuno auspica che qualche testa cada.

Una stima ancora impossibile
Le forze di polizia impegnate sul luogo, coordinate dal capo dell’operazione di Scotland Yard, Stuart Candy, ritiene al momento impossibile fare una stima reale delle vittime. Un’idea però, e purtroppo, se l’è già fatta: potrebbero essere più di 100 –anche se spera di sbagliarsi. Il problema che per cercare tra le rovine del grattacielo, nel tentativo di trovare altre persone, ci vorranno settimane. E non è detto che a tutti si possa dare un nome, dato che i vigili del fuoco anch’essi inorriditi da cotanto spettacolo, ricordano che sono molti quelli che potranno essere irriconoscibili.
Per ora, il bilancio è fermo a 17 morti, decine di feriti di cui almeno 18 in condizioni critiche. Senza infine contare coloro che ancora risultano dispersi.

Una trappola
Per molti è stato fatale trovarsi ai piani alti in quell’edificio popolare, destinato proprio a chi non poteva permettersi ‘di meglio’, e gestito in modo scriteriato: basti pensare al rivestimento appena posato all’esterno e composto all’interno di plastica altamente infiammabile. Chi dunque si trovava ai piani alti – come il 23esino dove alloggiavano i due ragazzi veneti – non ha trovato scampo. Gli interrogativi a cui dare risposta ora sono davvero tanti, come anche lo scoprire se l’incendio alla fine sia di origine dolosa o accidentale: il corto circuito di un frigorifero, come qualcuno ha ipotizzato.

Fuori la verità
La polemica infuria, e il leader laburista Jeremy Corbyn replicando a Theresa May dichiara: «La verità deve venire fuori, ci vogliono risposte». La stessa cosa che ora si aspettano tutti, specie i parenti delle vittime.