19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Kiev blocca siti e servizi web di Mosca

E ora la guerra tra Russia e Ucraina sbarca sul web

Kiev ha infatti imposto nuove sanzioni contro la Russia, bloccando l'accesso sul suo territorio a diversi servizi internet molto popolari proposti da società russe

KIEV - La guerra sempre più ignorata tra Ucraina e Russia si combatte anche sul web. Kiev ha infatti imposto nuove sanzioni contro la Russia, che accusa di sostenere la guerriglia separatista nell'Est del Paese, bloccando l'accesso sul suo territorio a diversi servizi internet molto popolari proposti da società russe. Annunciate in un decreto pubblicato sul sito della presidenza, queste misure sono dirette in particolare contro il social network VKontakte - una sorta di Facebook russo - e la rete Odnoklassniki, oltre che il motore di cerca Yandex e il portale Mail.ru. 

Le società
Tali società sono controllate dal miliardario russo - nato in Uzbekistan - Alisher Usmanov, che è inoltre azionista della squadra di calcio inglese dell'Arsenal. Queste ultime sanzioni hanno preso inoltre di mira il gruppo Yandex, quotato a New York, che controlla uno dei motori di ricerca più popolari e ha sviluppato numerosi servizi. Non solo l'accesso ai suoi servizi è bloccato, ma i suoi asset in Ucraina sono congelati e le sue operazioni commerciali e finanziarie limitate. Le misure decise dal presidente Petro Poroschenko, che hanno avuto come obiettivi, oltretutto, gli antivirus dei laboratori Kaspersky, si aggiungono a quelle già prese contro Mosca dall'annessione della Crimea nel marzo 2014. I combattimenti, in tre anni, hanno provocato oltre 10mila morti.

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La reazione della Russia
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito «scandaloso» il blocco da parte dell'Ucraina delle le reti sociali russe. Secondo Peskov è una mossa «scandalosa» contro gli interessi della gente. «È un'altra manifestazione delle politiche scorrette e poco attente verso la Russia», ha detto Peskov secondo Ria Novosti, aggiungendo che la mossa «viola i diritti delle persone in Ucraina».

Conseguenze
Il sito del presidente ucraino Petro Poroshenko ha pubblicato un documento in cui compaiono 468 organizzazioni russe. Secondo il documento pubblicato, i social network dovranno essere bloccati sul territorio dell'Ucraina, e le aziende non possono effettuare le transazioni finanziarie e prelevare denaro o altri beni. Secondo il decreto, il blocco è tocca anche la maggior parte dei canali televisivi russi. L'elenco vede NTV, Primo Canale, VGTRK, NTV-PLUS, la rete televisiva TNT, National Media Group, il canale televisivo RTR-Planeta, Russia-24, TV tzentr, l'agenzia di stampa internazionale Rossiya Segodnya, il canale televisivo REN TV, la radio ortodossa «Vera». Sotto le sanzioni colpiti anche gli sviluppatori di software Softline, 1C, ABBYY, le restrizioni sono state estese al noto Kaspersky Lab e Dr.Web.

Una risposta di Mosca?
La mossa di Kiev potrebbe già aver determinatouna contromossa dal Cremlino. Il sito internet ufficiale del presidente ucraino Petro Poroshenko è infatti stato colpito da un cyber-attacco, che l'Ucraina attribuisce senza ombra di dubbio alla Russia. L'amministrazione presidenziale ucraina ha fatto sapere che la situazione è «sotto controllo» e non ci sono «minacce al lavoro del sito internet». Diverse ore dopo la nota dell'amministrazione il sito funzionava normalmente, con tutti i link dalla homepage regolarmente accessibili.