Germania, al via il voto dei turchi residenti per il referendum
Oggi si aprono le urne per gli 1,4 milioni di turchi con diritto di voto residenti in Germania che potranno esprimere il loro parere nel referendum sulla riforma costituzionale voluta da Erdogan
BERLINO - Oggi si aprono le urne per gli 1,4 milioni di turchi con diritto di voto residenti in Germania che potranno esprimere il loro parere nel referendum sulla riforma costituzionale voluta da Recep Tayyp Erdogan e che rafforzerà molto i poteri del presidente turco. Il voto sarà possibile in Germania fino al 9 aprile, mentre in Turchia il referendum è fissato per il 16 aprile.
Bild: Ataturk avrebbe votato no
Nel giorno di inizio delle operazioni di voto, preceduto da aspre polemiche per i comizi negati sul territorio tedesco ai ministri turchi, il tabloid Bild si rivolge ai suoi numerosi lettori di origine turca, con un lungo pezzo dal titolo: «Ataturk avrebbe votato no», che spiega come il padre fondatore della moderna Turchia, si sarebbe opposto a una riforma che fa marcia indietro sul principio della laicità dello Stato.
3 mln di turchi in Europa
Fuori dai confini della Turchia saranno circa 3 milioni i turchi chiamati alle urne, di cui 2,6 milioni nei paesi dell'Unione europea, quasi 100mila in Svizzera. Sulle operazioni di voto in Europa veglieranno funzionari dello stato turco inviati da Ankara. In Turchia sarà presente un team di 11 esperti dell'Osce e 24 osservatori internazionali presiederanno alle operazioni di spoglio.
Lo spoglio in Turchia
Lo spoglio dei voti europei avverrà in Turchia, dove le urne saranno trasportate a bordo di un aereo della Turkish Airlines e conservate fino al giorno del referendum, quando saranno scrutinate assieme alle altre schede elettorali.
- 20/03/2017 Turchia-Germania, Merkel minaccia di vietare comizi pro-Erdogan
- 20/03/2017 Sulla stampa turca Angela Merkel diventa #FrauHitler (con i baffetti)
- 09/03/2017 Merkel avverte: Non lasciamo allontanare la Turchia ancora di più
- 07/03/2017 Erdogan accusa Germania di nazismo, Merkel: mantenere nervi saldi