Migranti, 800mila disperati pronti a partire dalla Libia. Ecco come funziona il traffico di esseri umani
Il rapporto congiunto Europol-Interpol lancia l'allarme: 800.000 migranti sarebbero pronti a partire dalla Libia. E spiega come funziona un traffico che vale 6 miliardi di dollari
ROMA - I numeri sono decisamente allarmanti, anche se tutto sommato prevedibili. Secondo l'ultima stima fornita dal rapporto congiunto 2016 sulla migrazione diffuso oggi da Europol ed Interpol , sarebbero 800mila i migranti che, solo dalla Libia, sarebbero pronti a partire alla volta dell'Unione europea. Un trend favorito dalla chiusura della rotta balcanica a seguito dell'accordo firmato con la Turchia, che ha drasticamente fatto diminuire il numero di sbarchi in Grecia. Non è finita: circa il 90% di chi arriverà nel 2016 avrà fatto ricorso ai trafficanti di esseri umani. Il cui business vale una cifra da capogiro: 6 miliardi di dollari.
Una multinazionale del crimine
Sono solo numeri, ma danno la dimensione di un fenomeno - quello del traffico di esseri umani e della migrazione cosiddetta «illegale» - che non accenna a placarsi, nonostante gli intenti di contrasto più volte ufficializzati a Bruxelles. Si parla in effetti di una vera e propria «multinazionale del crimine»: presente in più di 100 Paesi, solo nel 2015 il «fatturato» si è aggirato tra i 5 e i 6 miliardi di dollari. I viaggi della morte costano: ogni migrante ha infatti pagato da 3200 a 6000 dollari. E spesso il denaro non è bastato: per ripagare il trafficante, molti si sono piegati a situazioni di sfruttamento sessuale o lavorativo.
La rete dei trafficanti
L'organizzazione del viaggio è quasi certosina. Ci sono i leader, che coordinano tutte le attività sulla data rotta, ci sono gli organizzatori, che gestiscono le attività e i contatti a livello locale, e «assistenti» che supportano gli organizzatori e possono occuparsi delle attività di reclutamento. La struttura è quindi verticale, e ogni «livello» ha i suoi responsabili e i suoi specifici contatti. Alla base della piramide ci sono agenti di reclutamento, membri dell'equipaggio, camionisti: ogni aspetto è organizzato rigidamente.
Verso un oligopolio
Talvolta, per coprire una rotta sono più organizzazioni a cooperare tra loro. L'alta richiesta da parte dei migranti rende la competizione quasi spietata. Proprio per questo, si sta affermando gradualmente una sorta di «oligopolizzazione" del mercato del traffico di esseri umani: dove cioè la concorrenza è più alta, le organizzazioni più grandi tendono ad «assorbire» quelle più piccole, prendendone il controllo. La corruzione di pubblici ufficiali è uno strumento molto usato dai trafficanti per aggirare i controlli.
Modalità di viaggio
I viaggi via terra sono di gran lunga i più usati, spesso procurando ai migranti dei documenti falsi. I mezzi usati per varcare le frontiere sono spesso automobili, treni, camion, autobus: tutti mezzi rigorosamente registrati in Paesi diversi rispetto a quello d'origine del trafficante. Qualche volta, tratti di strada possono essere attraversati a piedi. E poi ci sono le rotte via mare: dalla Grecia, dall'Italia, dalla Spagna, o attraverso lo Yemen e il Golfo di Aden. Il mezzo più usato nel 2015 è un gommone della speranza, lungo tra gli 8 e i 12 metri e che può reggere al massimo una quarantina di persone. Spesso, i trafficanti non accompagnano i migranti fino alla Grecia e alla Turchia, ma spiegano loro soltanto come raggiungere la destinazione finale. I più fortunati potranno viaggiare anche con l'aereo tramite documenti falsi, ma i viaggi costano molto di più e i sempre più frequenti controlli rendono meno appetibile questa soluzione. Che è la più sicura, ma anche la più facile da scoprire per le autorità.
Contatti con varie forme di criminalità
Il rapporto si esprime anche sul fronte dei possibili contatti tra immigrazione illegale e terrorismo, contatti che si esplicano nel possibile appoggio, da parte di terroristi, sul network dei trafficanti, e dell'eventuale supporto logistico offerto da questi ultimi ad attività finalizzate al terrorismo internazionale. Il documento specifica che, ad oggi, non esistono ancora prove concrete che questo scenario possa effettivamente realizzarsi, ma l'eventualità non può essere esclusa.
Trend futuri
Quanto ai trend futuri, oltre a una sempre maggiore oligopolizzazione del traffico e un aumento di migranti che tenteranno di raggiungere le nostre coste, vi saranno sempre maggiori contatti tra la rete dell'immigrazione illegale e varie forme di criminalità più o meno organizzata, legata ad esempio allo sfruttamento di esseri umani, allo sfruttamento lavorativo, ma anche al traffico di droga e al contrabbando. Crescerà la richiesta di documenti falsi, e i migranti potrebbero essere sempre più spinti o obbligati a partecipare ad attività illegali sul suolo europeo per ripagare i debiti di viaggio. Un target particolarmente delicato è quello dei minori non accompagnati, sempre più a rischio di varie forme di abusi, tra cui anche lo sfruttamento sessuale.
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