#WeLoveErdogan: su Twitter i sostenitori del leader turco si scatenano
I sostenitori del presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno creato un hashtag Twitter a sostegno del loro leader, #WeLoveErdogan, che in poche ore è arrivato in cima al classifica del trend mondiali del social media
ISTANBUL - I sostenitori del presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno creato un hashtag Twitter a sostegno del loro leader, #WeLoveErdogan, che in poche ore è arrivato in cima al classifica del trend mondiali del social media. Ma poi hanno attaccato la società Usa, sostenendo che l'hashtag è stato censurato ed è scomparso dai «trending topics». L'hashtag in inglese, mentre Erdogan si trova negli Usa per una visita in pieno gelo nei rapporti con Washington, è stato lanciato da vari ministri ed esponenti del partito di Erdogan. «Il nostro presidente @RT_Erdogan è stato accolto con grande entusiasmo dai cittadini Usa e dai nostri connazionali» ha twittato il ministro degli Esteri Mevlut Cavusolgu, che accompagna Erdogan a Washington. «#WeLoveErdogan» ha aggiunto.
Sostegno 2.0
Altri utenti hanno postato foto del presidente che bacia bambini o in momenti chiave della sua vita pubblica, ad esempio mentre segna un gol con un tiro a campanile in una partita di calcio del 2014. Il deputato del Partito della giustizia e dello sviluppo Mehmet Babaoglu ha postato una foto del presidente mentre nel 2009 abbandona un dibattito al World Economic Forum di Davos dopo una lite con l'allora presidente israeliano Shimon Peres. «Ecco perchè #WeLoveErdogan» commenta.
La polemica
Ma la polemica è esplosa quasi subito: i sostenitori del presidente hanno accusato Twitter di censura e di aver rimosso intenzionalmente l'hashtag dalla sua lista dei trend globali. Con una micidiale raffica di di oltre 40 tweet sui suoi profili in turco e in inglese il sindaco di Ankara Melih Gokcek ha detto che la rimozione dell'hashtag è stata decisa da Twitter. «L'hashtag #WeLoveErdogan era nel ranking globale... Ma poi incredibilmente è stato censurato» ha scritto Gokcek, accusando i sostenitori del nemico numero uno di Erdogan, l'imam Fethullah Gulen, di essere dietro la rimozione. Altri blogger sostengono invece che l'hashtag potrebbe essere stato rimosso perchè generato da bot, profili che nascondono programmi che twittano automaticamente, o semplicemente perchè scartato dai complessi algoritmi che regolano i trend di Twitter. Fino alla scorso anno il presidente turco ostentava una forte ostilità a Twitter e le sue autorità hanno più volte bloccato la piattaforma. Ma nel 2015 Erdogan ha mandato il suo primo tweet dall'account @RT_Erdogan e ora usa il social media regolarmente.
(Con fonte Askanews)
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