18 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Giappone: lo distruggeremo se ci metterà in pericolo

Il missile nord-coreano che fa infuriare Seul e Tokyo

La Corea del Sud e il Giappone hanno ripreso gli avvertimenti lanciati ieri dagli Usa che la Nord Corea pagherà caro se metterà in atto il suo piano di lanciare un missile poche settimane dopo aver effettuato il suo quarto test nucleare

SEUL - La Corea del Sud e il Giappone hanno ripreso gli avvertimenti lanciati ieri dagli Usa che la Nord Corea pagherà caro se metterà in atto il suo piano di lanciare un missile poche settimane dopo aver effettuato il suo quarto test nucleare. Invitando Pyongyang ha rinunciare al lancio, previsto già la settimana prossima, il governo di Seul ha detto che l'iniziativa rappresenterebbe una grave violazione delle risoluzione Onu e una «sfida diretta» alla comunità internazionale. Il premier giapponese Shinzo Abe ha condannato la «grave provocazione», mentre il suo ministro della Difesa ha emesso l'ordine di «distruggere» il razzo con missili terra-aria se correrà il rischio di cadere sul territorio giapponese. Ieri la Corea del Nord ha annunciato che il lancio avverrà tra l'8 e il 25 febbraio, dichiaratamente pe rla mess ain orbita di una satellite d'osservazione.

Un divieto aggirato
Le risoluzioni Onu proibiscono a Pyongyang di utilizzare le tecnologie balistiche e l'annuncio di ieri rappresenta un raddoppio della sfida della Corea del Nord a una comunità internazionale che fatica ha trovare una posizione unitaria dopo il test nucleare di gennaio. Gli Stati Uniti, a capo di un'offensiva diplomatica per inasprire le sanzioni contro Pyongyang, ieri hanno condannato subito il progetto di lancio. Daniel Russel, assistente segretario di Stato Usa per l'Asia e il Pacifico ha condannato «l'ennesima madornale violazione» delle risoluzioni Onu. «Dopo di ciò serve ancora di più un'iniziativa del Consiglio di sicurezza dell'Onu e della comunità internazionale per imporre... severe sanzioni aggiuntive» ha detto Russel.

Il lancio
Nella notifica formale a tre agenzie Onu, tra cui l'Organizzazione internazionale marittima, la Corea del Nord ha annunciato che il lancio avverrà al mattino con una finestra dalle sette a mezzogiorno ora di Pyongyang (23.30-4.30 in Italia). Le date indicano che il missile potrebbe essere lanciato attorno al 16 febbraio, compleanno del defunto leader Kim Jong-Il, padre dell'attuale leader Kim Jong-Un. Il governo di Seul ha invitato Pyongyang a rinunciare al lancio e a prepararsi a pagare un «prezzo elevato» per le minacce alla pace e alla stabilità regionale. Le sanzioni Onu sono state rafforzate dopo che a dicembre 2012 la Corea del Nord ha lanciato con successo un satellite in orbita con un razzo ion tre fasi Unha-3.

Dinamiche internazionali
Un nuovo lancio pone un dilemma alla comunità internazionale, già divisa su come punire Pyongyang per l'ultimo test nucleare. Il principale alleato diplomatico della Corea del Nord, la Cina, sta resistendo alle pressioni Usa per inasprire le sanzioni, anche se sta perdendo la pazienza. Il segretario di Stato Usa John Kerry ha cercato di fare pressione sul collega cinese Wang Yi nella sua visita a Pechino la scorsa settimana. I due hanno concordato «un'iniziativa accelerata» per tentare di risolvere le loro differenze su una nuova risoluzione, ma Kerry ha ammesso che non c'è accordo sui «parametri di ciò che dobbiamo esattamente fare o dire» .

(Con fonte Askanews)