26 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Presidenziali USA 2016

Non è caos, è la strategia di Donald Trump

Il Washington Post ha analizzato la campagna elettorale del candidato al momento favorito, secondo i sondaggi, per la nomination repubblicana in vista delle elezioni presidenziali statunitensi.

NEW YORK - Non è caos, è la strategia di Donald Trump. Il Washington Post ha analizzato la campagna elettorale del candidato al momento favorito, secondo i sondaggi, per la nomination repubblicana in vista delle elezioni presidenziali statunitensi. Una campagna piena di retorica, insulti e «gaffe», secondo molti analisti, che non hanno però impedito al miliardario newyorkese di andare in testa ai sondaggi, e di rimanerci. Il motivo è semplice: Trump è, per lo più, un candidato disciplinato e metodico, secondo il Washington Post, che ha analizzato i suoi discorsi, le interviste e migliaia di tweet e retweet degli ultimi sei mesi.
Nulla e nessuno è al riparo dai suoi insulti, rivolti a candidati repubblicani e democratici, media, messicani, musulmani, donne, disabili, al presidente Barack Obama e al segretario di Stato, John Kerry. Trump testa i messaggi, e quindi gli insulti, durante i suoi comizi, per vedere come reagisce il pubblico: per esempio, ha provato due volte a prendere in giro il candidato democratico, Bernie Sanders, dopo un'operazione per un'ernia, ma avendo ricevuto una risposta tiepida non ha più ripetuto la battuta, proprio come uno showman.

Trump non rettifica mai
Un'altra tattica è quella di diffondere informazioni false per attaccare gli avversari, come quando ha detto che Obama voleva permettere a 200.000-250.000 rifugiati siriani di entrare nel Paese, definendo «folle» il piano dell'amministrazione; peccato che la Casa Bianca abbia deciso di accogliere solo 10.000 siriani. In questi mesi, Trump è riuscito ad apparire come genuino e onesto, uno dei pochi politici a non mentire, e a suo favore ha giocato l'insoddisfazione degli elettori per i politici di lungo corso.
I suoi attacchi generano continuamente discussioni, che cancellano quelle precedenti, mantenendo sempre alta l'attenzione dei media nei suoi confronti, tenendo nell'ombra tutti i suoi avversari. Trump non fa mai un passo indietro, non rettifica, risponde portando i suoi attacchi sempre a un livello superiore. I sondaggi, al momento, gli danno ragione.

(con fonte Askanews)