27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Presidenziali USA 2016

Per difendere il «bando» ai musulmani, Trump cita Roosevelt

Il miliardario ha sostenuto che il presidente aveva autorizzato la classificazione di immigrati giapponesi, tedeschi e italiani nel corso della Seconda guerra mondiale.

NEW YORK - Ieri per Donald Trump è stata una giornata lunghissima nella quale, dopo aver ricevuto gli attacchi di mezzo mondo, ha come sempre scelto la soluzione più difficile: rincarare la dose. Oltre infatti a confermare la proposta di voler bloccare l'accesso agli Stati Uniti a tutti i musulmani (quindi a migliaia di potenziali turisti e di imprenditori), per difendere la sua posizione ha citato Franklin D. Roosevelt. Il miliardario ha sostenuto che il presidente aveva autorizzato la classificazione di immigrati giapponesi, tedeschi e italiani nel corso della Seconda guerra mondiale.

Trump nel corso di una intervista ad Abc ha spiegato come Roosevelt avesse aumentato i controlli sugli immigrati dei tre Stati definendoli «stranieri nemici» visto che nel corso della Seconda guerra mondiale i tre Paesi combattevano contro gli Stati Uniti. «Questo è un presidente altamente rispettato da tutti e ha fatto la stessa cosa [che propone lui, ndr.]. La nostra nazione era in guerra negli anni '40 e adesso si trova in guerra con l'Islam radicale».

Le sue posizioni sui musulmani non solo hanno fatto arrabbiare i leader di mezzo mondo (il primo ministro francese Manuel Valls e il premier britannico David Cameron, tra i più illustri) ma hanno portato a dure condanne anche da parte dei compagni di partito del candidato alle primarie. Il repubblicano Paul D. Ryan, speaker della Camera, l'ex governatore della Florida Jeb Bush, hanno definito il suo comportamento anti-americano. La Casa Bianca ieri mattina è entrata nel dibattito dicendo che le parole del miliardario lo «squalificano dalla corsa per la presidenza degli Stati Uniti». Solo i suoi sostenitori e pochi repubblicani (tra cui Ted Cruz) non hanno voluto attaccare apertamente la sua posizione.

La proposta non sarebbe applicata ai cittadini americani
Poi, sempre nel corso dell'intervista con Abc ha aggiunto che la sua proposta non sarebbe applicata ai cittadini americani. «Se una persona è musulmana, esce dagli Stati Uniti e ritorna, può ritornare. Sono cittadini è diverso», ha detto Trump che ha fatto questa proposta - e ha chiesto anche di chiudere l'accesso a Internet in alcune aree del mondo - in seguito all'attentato di San Bernardino in cui sono morte 14 persone e ne sono rimaste ferite 21. Bisogna tuttavia ricordare che l'attentatore Syed Rizwan Farook era un cittadino americano ed era entrato dopo un viaggio in Arabia saudita portando con sé quella che poi è diventata sua moglie, la cittadina pachistana Tashfeen Malik.

Molti analisti ed esperti di giurisprudenza hanno ricordato come la proposta di Trump sia inapplicabile e anticostituzionale. Esiste tuttavia un solo precedente di bando all'ingresso di un gruppo etnico o religioso negli Stati Uniti, il Chinese Exclusion Act firmato dal presidente Chester Alan Arthur nel 1882 che fu abolito solo nel 1943. Intanto oggi ha New York è attesa una manifestazione organizzata da alcuni membri del consiglio comunale della città per protestare contro le posizioni di Trump.

(con fonte Askanews)