25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Una relazione unica

La dotazione del jihadista modello: il manuale sul web

Lo Stato islamico l'ha pubblicata su internet e ritirata pochi minuti dopo. Indirizzata a tutti i musulmani, uomini e donne, che hanno in progetto di recarsi in Siria e in Iraq per addestrarsi alla jihad.

ROMA - E' il manuale del perfetto jihadista. Una relazione unica. Lo Stato islamico l'ha pubblicata su internet e ritirata pochi minuti dopo. Indirizzata a tutti i musulmani, uomini e donne, che hanno in progetto di recarsi in Siria e in Iraq per addestrarsi alla jihad. L'opuscolo reca il titolo «Hijrah allo Stato islamico» («Migrazione allo Stato islamico») e fa riferimento a quando, nell'anno 622, Maometto migrò dalla Mecca a Medina, in fuga dai suoi nemici: un episodio da cui si è fatto cominciare il calendario islamico.

Questo documento fornisce istruzioni chiare e precise sull'equipaggiamento e i bagagli che i musulmani devono avere per il loro viaggio in Siria e in Iraq, sulle persone a cui rivolgersi, su dove andare per riuscire a superare il confine tra Turchia e Siria. «Cosa indossare. Chi contattare. Dove andare. Storie e molto altro ancora!» si legge sotto al titolo di copertina. Un documento, con testimonianze di donne e uomini, alcuni già trasformati in «martiri», sui loro viaggi per combattere nei ranghi dello Stato islamico.

E' a pagina sette, nel capitolo dal titolo «Dettaglio: sezione di consigli per il pellegrinaggio», che si avverte sull'importanza della lettura dell'opuscolo e si spiega che l'aspirante jihadista non deve acquistare nulla che possa apparire sospetto, né rivelarne la vera identità. Poi, nella pagina successiva, la prima indicazione chiara su cosa portare con sé: una borsa a mano, uno zaino e una valigia. «Questo è. Tre pezzi. Niente di più», si legge.

Le linee guida sullo zaino sono molto chiare. In primo luogo si consiglia di verificare il massimo peso consentito per un bagaglio a mano dalla compagnia aerea che si intende utilizzare per i propri spostamenti. Si dovrebbe optare per uno zaino imbottito e robusto che possa consentire di correre tenendolo sulle spalle. Meglio se dotato di tasche e scomparti che assicurano un migliore e più rapido accesso al contenuto desiderato. Una volta raggiunto il confine tra la Turchia e la Siria, sarà proprio questo zaino ad essere utilizzato prioritariamente per gli spostamenti nelle terre del califfato.

A questo punto - riferisce One Magazine - il documento indica in lettere maiuscole «Cosa si dovrebbe sempre portare in questa borsa e mai nella valigia». Nonostante l'avvertimento che non è necessario acquistare tutto ciò che è riportato nella lista presentata, e che la marcia di un mujahideen verso la jihad non dovrebbe in alcun modo dipendere dagli oggetti portati con sé, si informa che gli oggetti in questione possono aiutare a rendere il soggiorno nel Califfato più sopportabile.

Tra gli oggetti elencati: un cambio di vestiti - se possibile, due - nel caso in cui la valigia dovesse andare persa; dispositivi elettronici come un mp3 per leggere il Corano, un tablet, un hard disk, un caricabatterie; due o tre adattatori; una macchina per tagliare capelli e barba, preferibilmente con batterie ricaricabili e wireless; un Modem portatile senza fili; tre torce in stile militare; un blocco note con penne; una buona giacca per proteggersi dal freddo e dalla pioggia, che non sia troppo ingombrante; stivali in stile militare e scarpe da ginnastica; quattro paia di calze; guanti; ginocchiere e gomitiere; un cappuccio o un cappello; occhiali di ricambio; un cannocchiale o un binocolo; una bussola; un nastro di almeno tre metri e, infine, moschettoni e oggetti vari per rampicate.

Per quanto riguarda la borsa a mano, si può optare per una di medie dimensioni per tutte le cose vitali. Qui vanno inseriti, in particolare, passaporto, biglietti aerei, portafoglio e telefono cellulare, ma anche vestiti e salviette umidificate.

Nella valigia, infine, è consentito portare tutto ciò che si ritiene necessario. Ma si avverte che deve essere il più maneggevole possibile. Si può optare per una grande borsa tipo zaino da trasportare sulle spalle, e in questo caso lo zaino andrebbe appeso sul lato anteriore, oppure per un trolley più facile da spostare. Qui vanno altri pantaloni, camicie, biancheria intima, felpe. Ma anche un sacco a pelo, spazzolino e dentifricio, altri articoli per la cura personale, tagliaunghie, stoviglie e posate di plastica, un kit per cucire.

Il manuale indica poi quali dovranno essere le risposte che l'aspirante jihadista dovrà dare ai militari alla frontiera turca per non essere scoperto. Basta rispondere «Vengo a visitare la città», è il suggerimento, mentre si sottolinea l'opportunità di imparare i nomi di alcuni luoghi turistici della Turchia: la Moschea Blu a Istanbul, la tomba di Kemal Ataturk ad Ankara e il luogo di nascita del profeta Ibrahim a Urfa. Si consiglia anche di portare con sé delle guide per rafforzare la propria tesi.

L'ultima raccomandazione è anche la più ovvia: non bisogna mai affermare di voler raggiungere la Siria, né ammettere di avere legami con al Qaida e altri gruppi terroristici.