Romania, i 4 possibili scenari del dopo-Ponta
Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dato l'incarico di premier ad interim a Sorin Cimpeanu, ministro dell'Istruzione uscente, dopo che ieri il primo ministro socialdemocratico Victor Ponta ha rassegnato le dimissioni in seguito alle grandi manifestazioni per il rogo in discoteca
BUCAREST - Il presidente romeno Klaus Iohannis ha dato l'incarico di premier ad interim a Sorin Cimpeanu, ministro dell'Istruzione uscente, dopo che ieri il primo ministro socialdemocratico Victor Ponta ha rassegnato le dimissioni in seguito alle grandi manifestazioni per il rogo del Colectiv club in cui sono morte 32 persone. Il presidente ha avviato le consultazioni. Il governo ad interim può restare in carica al massimo 45 giorni e ha poteri limitati. Ecco i possibili scenari, tra elezioni anticipate e governo di unità nazionale.
Elezioni anticipate
Esistono due possibilità per arrivare al voto anticipato, soluzione caldeggiata dai liberali del Pnl, ma rifiutata da Psd e alleati di governo. Da un lato, secondo l'articolo 89 della Costituzione romena, il capo di stato può sciogliere il Parlamento dopo aver consultato i presidenti delle due Camere se dopo 60 giorni nessun esecutivo ha ottenuto la fiducia del Parlamento. A prima vista questa procedura sembra lunga e farraginosa, ma 60 giorni sono il tempo limite: due bocciature potrebbero avvenire nel giro anche di due settimane. La seconda ipotesi per andare al voto anticipato è rappresentata dalle dimissioni in blocco dei parlamentari. Ma se Psd, socialdemocratici del Unpr e Liberaldemocratici di Alde non rimettono il mandato, il Parlamento potrà continuare la sua attività anche sei i Liberali rimettono il mandato.
Governo di Unità nazionale
Sarebbe la soluzione più indicata nell'attuale contesto socio-politico della Romania, secondo molti esperti.
Coalizione di governo
Una prima soluzione prevederebbe l'attuale maggioranza con Psd, Alde e Unpr. Una seconda ipotesi vedrebbe Psd, Alde e Unione democratica dei magiari di Romania (Udmr) con 196 deputati e 83 senatori. Secondo alcuni commentatori l'Unpr in questo caso appoggerebbe il governo dall'esterno.
Governo di minoranza
Ci potrebbero essere molte varianti. Soltanto i Socialdemocratici del Psd, Psd con Alde, i liberali del Pnl da soli, Pnl con Udmr o Pnl con Udmr e le minoranze. Nessuna di queste ipotesi avrebbe la maggioranza in Parlamento e avrebbe quindi le mani legate su molti progetti di legge.
(Con fonte Askanews)