Schianto dell'airbus russo, per i servizi USA è stata una bomba dell'Isis
Fonti d'intelligence americana suggeriscono che a causare lo schianto dell'aereo russo nel Sinai egiziano sabato potrebbe essere stata una bomba messa a bordo dallo Stato islamico
NEW YORK - Fonti d'intelligence americana suggeriscono che a causare lo schianto dell'aereo russo nel Sinai egiziano sabato potrebbe essere stata una bomba messa a bordo dallo Stato islamico. Lo dice Cnn che cita diverse fonti anonime. Questo mentre gli stessi jihadisti dello Stato islamico sono tornati a rivendicare la responsabilità della tragedia e la stampa egiziana scrive invece che in base ai primi risultati dell'inchiesta la tragedia sarebbe stata causata dallo scoppio di un motore. Le fonti citate da Cnn sostengono che la bomba possa essere stata messa sull'Airbus A321 dall'Isis o da un gruppo affiliato. Nell'incidente sono morte 224 persone una ventina di minuti dopo il decollo dal centro balneare sul Mar Rosso di Sharm el-Sheikh.
La rivendicazione dell'Isis
«Non abbiamo alcun obbligo di spiegare come è stato buttato giù», ha affermato l'Is in un comunicato pubblicato oggi, dopo che ieri era stato diffuso un video che mostrava uno dei suoi combattenti in Iraq che celebrava l'incidente. «Prendete il relitto e analizzatelo, prendete le vostre scatole nere e analizzatele, e diteci i risultati della vostra inchiesta», diceva un uomo nella registrazione. «Provate - continuava - che noi non l'abbiamo abbattuto, e come è caduto. Noi preciseremo come è venuto giù nel momento che sceglieremo». Il gruppo ha sostenuto che l'aereo è stato abbattuto nel 17mo giorno del mese di Muharram del calendario lunare, primo anniversario dell'adesione all'isis del ramo egiziano dell'organizzazione jihadista, attivo nel Sinai.
Rapido calo di quota
Tuttavia, la causa dell'esplosione si potrà sapere solo dopo l'analisi dei frammenti trovati sui corpi delle vittime e sui resti dell'aereo. L'esperto ha poi confermato che le scatole nere hanno registrato un rapido calo di quota. «L'esplosione è stata forte - ha dichiarato la fonte, che ha desiderato rimanere anonima - si sono disattivati contemporaneamente tutti i motori, cosa che ha provocato l'incendio e la distruzione del velivolo».
Egitto: è esploso un motore
I media inglesi hanno riportato ieri anche la versione di una fonte vicina all'inchiesta al giornale egiziano Al Masry al Youm, secondo cui l'incidente aereo sarebbe stato provocato dall'«esplosione del motore». In Egitto gli inquirenti stanno procedendo alle analisi preliminari delle due scatole nere a bordo del velivolo. E, secondo quanto scrive l'Independent, mentre in un primo momento il «voice recorder» aveva registrato rumori «insoliti in un volo standard» poco prima che l'aereo sparisse dai radar, la seconda scatola nera (il Flight Radar Recorder) avrebbe registrato l'esposione del motore. Questo è quanto ha riferito la fonte al giornale egiziano. Inoltre ha affermato che la possibilità di un'esplosione del motore sarebbe anche compatibile con quanto verificato dai rottami dell'aereo.
Londra sospende i voli sul Sinai
Intanto, in una nota ufficiale di Downing Street ripresa dalla Bbc, la Gran Bretagna ha annunciato che saranno sospesi tutti i suoi voli sul Sinai sulla base del timore che sia stato «un ordigno esplosivo» a provocare il disastro dell'Airbus russo. Due aerei da trasporto C-17 della Royal Air Force (Raf) sono pronti a decollare dalla base di Brize Norton vicino Oxford per andare a Sharm el Sheik a recuperare in più voli i 20.000 cittadini britannici rimasti bloccati da ieri nel resort egiziano dopo che Londra ha bloccato tutti i voli. Il provvedimento è stato preso a seguito della convinzione che il jet russo precipitato sabato sia stato abbattuto da una bomba. Secondo il Daily Mail, i due aerei faranno la spola, evitando di sorvolare la penisola del Sinai, tra Sharm e la base di Akrotiri a Cipro, suolo britannico, e da qui proseguiranno con voli normali per il Regno Unito.
Bloccati anche voli irlandesi
Anche l'autorità dell'aviazione civile irlandese IAA ha chiesto ieri sera alle sue compagnie aeree di non sorvolare più il Sinai, dopo che il governo britannico ha affermato che nuove informazioni fanno temere che sia stata una bomba a far precipitare sabato un velivolo russo con 224 persone a bordo. La IAA «chiede alle compagnie aeree irlandesi di sospendere i loro voli verso e in provenienza dell'aeroproto di Sharm el Sheikh e di non sorvolare più il Sinai egiziano fino a nuovo ordine», si legge in un comunicato. «Abbiamo preso questa misura di precauzione - continua - dopo le informazioni date dal Regno unito oggi».
(Con fonte Askanews)
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