17 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Per Mosca l'Airbus della Metrojet precipitato per attentato

Schianto dell'airbus russo, Putin e al Sisi decidono un coordinamento 007

Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno raggiunto uno stretto coordinamento dei loro servizi segreti, dopo l'annuncio da parte di Mosca che lo schianto di un aereo russo nel Sinai lo scorso 31 ottobre è stato causato da un attentato

MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno raggiunto uno «stretto coordinamento» dei loro servizi segreti, dopo l'annuncio da parte di Mosca che lo schianto di un aereo russo nel Sinai lo scorso 31 ottobre è stato causato da un attentato.

Stretto coordinamento
«Nel contesto degli sforzi di ricerca dei criminali coinvolti nell'atto terroristico dell'aereo di linea russo, (i due presidenti) hanno convenuto su uno stretto coordinamento dei loro servizi segreti», ha annunciato il Cremlino in una nota. L'Egitto continua da parte sua a ripetere che non si può trarre alcuna conclusione definitiva prima della fine dell'inchiesta che riguarda lo schianto dell'aereo, che ha provocato 224 morti.

Versione contrastanti
Se da una parta Mosca ha ufficialmente dichiarato che lo schianto dell'aereo, che ha provocato 224 vittime, è dovuto a un «ordigno esplosivo» a bordo, Il Cairo continua da parte sua a ripetere che si tratta di un «incidente» e che non si può trarre alcuna conclusione definitiva prima della fine dell'inchiesta.

Misure supplementari
«Questo significa che misure supplementari saranno prese per garantire la massima sicurezza dei voli tra i due Paesi, nell'obiettivo di ristabilirli», ha precisato il Cremlino. Qualche giorno dopo lo schianto dell'aereo, la Russia ha sospeso tutti i suoi voli diretti verso l'Egitto e proibito alla compagnia Egypt Air di effettuare collegamenti verso la Russia.

La promessa di Putin 
Sugli 80mila turisti rimasti sul posto, 1.600 sono ancora in Egitto e saranno rimpatriati oggi, ha annunciato l'Agenzia federale russa del turismo (Rostourism). Vladimir Putin ha promesso ieri di «trovare e punire» i responsabili di questo attentato, il più grave contro i russi da oltre dieci anni, rivendicato dallo Stato Islamico. I servizi segreti russi (Fsb) hanno ugualmente promesso una ricompensa di 50 milioni di dollari a ogni persona che li aiuti a «identificare i terroristi».

Bomba sotto il sedile
Il velivolo A321 sarebbe stato abbattuto da un bomba che si trovava sotto il sedile di un passeggero, in fondo alla cabina, vicino al finestrino. Lo riporta il quotidiano Kommersant, citando fonti. «L'esplosione è avvenuta nel vano di carico dell'aeromobile, che si trova sotto l'abitacolo, e, presumibilmente, in cabina» annota il quotidiano russo. «L'epicentro dell'esplosione sarebbe stata alla fine della cabina, dove si trovano i telai posteriori. Secondo la versione preliminare, la bomba avrebbe potuto essere sotto il sedile del passeggero, presso il finestrino. La sua messa in funzione ha portato alla distruzione del telaio e alla depressurizzazione della cabina».

Ipotesi
Il velivolo avrebbe così subito l'esplosione: prima cosa la sezione di coda si è staccata, rompendosi in aria (i frammenti sono stati individuati su un territorio di una lunghezza di 13 km e una larghezza di circa 5 km), e le persone che erano a bordo sono state uccise quasi istantaneamente da un calo di pressione «tagliente». Per ipotesi degli esperti, la bomba a bordo dell'aereo sarebbe stata portata a bordo da qualcuno del personale dello scalo di Sharm el-Sheikh. Ad esempio, un addetto alle pulizie o ai rifornimenti di cibo e bagagli. La bomba a quanto pare era a orologio o timer, impostata prevedendo il caso di una partenza ritardata.

(Con fonte Askanews)