12 ottobre 2025
Aggiornato 13:30
Lo scrive il Global Times, organo del Partito Comunista cinese

Isole contese, Pechino agli Usa: pronti anche alla guerra

Secondo il Global Times, l'arrivo di un cacciatorpediniere Usa nell'area delle isole Spratly, nel Mar cinese meridionale, è stata una provocazione, alla quale la Cina dovrà reagire con calma ma suggerendo a Washington che fa sul serio

PECHINO - L'arrivo di un cacciatorpediniere Usa nell'area delle isole Spratly, nel Mar cinese meridionale, è stata «una provocazione», alla quale la Cina dovrà reagire con calma ma suggerendo a Washington che fa sul serio. Lo si può leggere oggi sul Global Times, la vetrina in inglese del Partito comunista cinese, in un editoriale intitolato: «Dopo lo show, è ora che il cacciatorpediniere Usa di andarsene».

Illegale
L'USS Lassen ha navigato tra le isole Spratly, contese da sette paesi, arrivando a 12 miglia nautiche dalle isole artificiali che la Cina sta costruendo nell'area. Pechino ha immediatamente protestato, definendo «illegale» l'azione della nave da guerra americana.

Provocazione
«Gli Stati uniti stanno ovviamente provocando la Cina. E' tempo per testare la saggezza e la determinazione del popolo cinese. Noi dobbiamo restare calmi. Se noi ci sentissimo umiliati e usassimo parole d'ira, otterremmo solo di far raggiungere agli Usa l'obiettivo d'irritarci», scrive il Global Times.

Show politico
Secondo l'editoriale, gli Usa «vogliono solo mostrare la loro presenza, visto che non hanno fatto richieste imprudenti sulla costruzione delle isole artificiali». Si tratta, insomma, «solo di uno show politico degli Stati uniti», dovuto non tanto a una diversa interpretazione delle leggi internazionali sulla sovranità delle aree contese, ma sulla competizione «sulle regole e l'ordine nel Mar cinese meridionale».

Sul filo del rasoio
E' un gioco sul filo del rasoio della legge, nel quale i due avversari si guardano in cagnesco e fanno capire all'altro che non scherzano. «Rispetto alla minaccia Usa, Pechino dovrebbe agire con tatto nei confronti di Washington e prepararsi al peggio. Questo dovrebbe convincere la Casa bianca che la Cina, anche se non vuole, non ha paura di combattere una guerra con gli Usa nella regione ed è determinata a salvaguardare i suoi interessi nazionali e la sua dignità», spiega il Global Times.

Isole contese
Le isole Spratly sono contese da Brunei, Malaysia, Filippine, Vietnam, Taiwan e, ovviamente Cina. Un ufficiale Usa ha spiegato che la Lassen è entrata nell'area per condurre «operazioni di routine nel Mar cinese meridionale in accordo alla legge internazionale». Ha inoltre negato che tali operazioni abbiano a che fare con "la questione della sovranità su queste isole".

(Con fonte Askanews)