19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Alfano: ha vinto l'Europa che accoglie. Presto partono altri 100

Partono i ricollocamenti: 19 eritrei lasciano l'Italia alla volta della Svezia

Nell'ambito del piano di ricollocamento di immigrati richiedenti asilo sul territorio europeo, dall'aeroporto di Ciampino, a Roma, a bordo di un ATR della Guardia di Finanza intorno alle 9.30 sono partiti 19 profughi eritrei (tra cui cinque donne). Direzione Svezia

CIAMPINO - Nell'ambito del piano di ricollocamento di immigrati richiedenti asilo sul territorio europeo, dall'aeroporto di Ciampino, a Roma, a bordo di un ATR della Guardia di Finanza intorno alle 9.30 sono partiti 19 profughi eritrei (tra cui cinque donne). Direzione Svezia: l'aeroporto di destinazione è quello della città di Lulea, dove i profughi inizialmente verranno ospitati in un centro di accoglienza.

Primo gruppo di migranti
Si tratta del primo gruppo di migranti che parte dall'Italia sulla base del piano di ricollocamento. Nessuno di questi eritrei ha familiari in Svezia: erano arrivati in Italia nelle ultime settimane, dopo aver attraversato il Mediterraneo, e sono stati ospitati in alcuni centri di accoglienza in Sicilia. Sette di loro sono poi stati ospitati nel centro di accoglienza di Roma-Tiburtina, gestito dalla Croce Rossa, dove alcuni operatori culturali hanno fatto una mediazione per informare i profughi sulla possibilità dei ricollocamenti.

Le testimonianze
«Michele», 26 anni, è uno di loro: «Sono stato 17 giorni in Italia dove sono arrivato dopo due giorni di traversata in mare dalla Libia - ha raccontato ai giornalisti presenti a Ciampino - andrò in Svezia da solo, non ho qualcuno della mia famiglia che mi aspetta, ma sono contento di arrivare in un paese democratico e libero». Il ragazzo si è detto «molto sereno» e ora spera di poter studiare per diventare un avvocato: «Rimanere in Italia? Anche il vostro paese è bello, ma non c'è lavoro».

Partenze
Alla partenza dell'aereo con i profughi erano presenti il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il commissario Ue alle Migrazioni Dimitris Avramopoulos e il ministro degli Esteri e degli Affari europei del Lussemburgo, Jean Asselborn. Alfano ha annunciato che «l'Italia è pronta nelle prossime settimane a far partire altri cento migranti verso la Germania, l'Olanda e i paesi che si sono detti disponibili nell'ambito del piano di ricollocamento europeo. E' normale che non ci saranno voli enormi, che ricordano delle stagioni tristi del passato, ma in due anni faremo più di 40mila ricollocamenti».

Giorno importante per l'Europa
«Oggi - ha continuato - è un giorno importante per l'Europa e l'Unione europea, un giorno di vittoria dei principi fondamentali dell'uomo: l'aereo che è partito rappresenta un simbolo di vittoria di un'Europa che sa essere solidale e responsabile, che salva vite umane e accoglie chi scappa da guerre e persecuzioni, è la vittoria degli ideali che stanno nelle menti e nei cuori di chi crede nell'Europa. E' anche un giorno di sconfitta di tutti quelli che hanno tifato contro l'Europa, di chi ritiene che è meglio che il Mediterraneo diventi un mare di morte e di chi pensa che strillando e mettendo paura al popolo italiano si possa raggiungere qualche risultato».

Primo passo
Per la portavoce dell'UNHCR Carlotta Sami, presente a Ciampino, la partenza degli eritrei «è il primo passo importante, un momento di svolta verso una nuova direzione che però deve diventare una routine: bisogna aprire delle vie legali accessibili e moltiplicare le opportunità per il rinsediamento» dei migranti. Il viaggio dimostra che «l'Europa non è solo soldi e finanza», ha sottolineato Asselborn, per il quale «coloro che si sono tanto operati per assicurare questo programma dovrebbero poter guardare gli occhi delle persone che sono partite, dai quali si capisce l'importanza di questa iniziativa». La partenza «è una prova tangibile e un esempio paradigmatico dell'inizio di un processo da portare avanti e lancio un appello ai paesi membri dell'Unione europea: andiamo avanti con il supporto a chi ha necessità di protezione internazionale e nella lotta contro i trafficanti di esseri umani», ha detto invece il Commissario Ue Avramopoulos.

(con fonte Askanews)