27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Dall'Eritrea alla Danimarca, passando per Grecia e Ungheria

Migranti, i cinque punti caldi delle rotte verso l'Europa

Dall'Eritrea alla Danimarca passando per le isole greche di Kos e Lesbo e attraverso l'Ungheria. Ecco i cinque punti caldi della rotta degli immigrati che cercano di raggiungere l'Europa in questi giorni

LESBO (askanews) - Dall'Eritrea alla Danimarca passando per le isole greche di Kos e Lesbo e attraverso l'Ungheria. Ecco i cinque punti caldi della rotta degli immigrati che cercano di raggiungere l'Europa in questi giorni.

Lesbo
A Lesbo, l'isola greca del mar Egeo, si trovano migliaia di migranti, circa 20.000, secondo le ultime stime dell'Unhcr. Ieri i poliziotti armati di manganelli hanno faticato a controllare una folla di circa 2.500 migranti in attesa di potersi imbarcare su un traghetto per Atene noleggiato dal governo greco. I migranti hanno cercato di imbarcarsi a forza sulla nave per raggiungere l'Europa.

Kos
A Kos si trovano altri 4.000-5.000 migranti, ha precisato la portavoce Melissa Fleming, registrando «un netto aumento di queste cifre» con «alcune migliaia di arrivi ogni giorno».

Ungheria
In Ungheria centinaia di migranti avevano iniziato a risalire a piedi e controsenso un'autostrada ungherese, marciando in direzione della capitale Budapest, dopo aver forzato un cordone di polizia vicino a un centro d'accoglienza per rifugiati presso la frontiera con la Serbia. Oggi 200 hanno accettato di salire su un autobus che li porterà a un centro di accoglienza.

Danimarca
In Danimarca la polizia ha chiuso il transito su un'autostrada impedendo a decine di richiedenti asilo di attraversare il confine con la Svezia, dove le condizioni di accoglienza sono più generose. "Facciamo questo per la sicurezza delle persone che camminano lungo la strada", ha detto la polizia locale, dopo aver chiuso un tratto di 29 chilometri della strada che collega il porto di Rodby nel sud della Danimarca a Copenaghen.

Eritrea
In Eritrea centinaia di persone arrivano ogni giorno al centro di transito di Endabaguna, nel Nord del Paese, prima tappa del viaggio verso l'Europa e i Paesi del Golfo nonostante la piena del fiume Mareb e le guardie di frontiera che hanno l'ordine di sparare a vista a chi cerca di passare il confine.