28 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Arrestati quattro scafisti in Turchia

Morte piccolo Aylan, il padre racconta gli attimi della tragedia

Le foto del corpo esanime del bambino hanno fatto giro del mondo

Roma, 3 set. (askanews) - Il padre del piccolo Aylan, il bimbo di tre anni la cui foto da morto sulla spiaggia di Bodrum ha provocato un'ondata di sgomento per la sorte dei migranti, ha raccontato oggi all'agenzia di stampa turca Dogan i drammatici momenti in cui Aylan, il fratellino di 5 anni e la mamma, sono annegati.

Attimi drammatici
«Tenevo la mano di mia moglie. Ma i miei figli mi sono scivolati dalle mani. Ho cercato di risalire sul gommone, ma era sgonfio. Era buio e tutti urlavano», ha detto Abdullah Kurdi. Dodici persone in tutto sono morte nell'affondamento delle barche. La polizia turca oggi ha arrestato quattro presunti scafisti per il naufragio. La famiglia di Kobane, Siria, a quanto si è appreso, stava cercando di raggiungere la Grecia come tappa intermedia per poi andare nel Canada.

Quattro scafisti arrestati in Turchia
Nel frattempo, quattro presunti scafisti sono stati arrestati in Turchia. Potrebbe trattarsi, secondo quanto scrive la stampa turca, di quelli che trasportavano i migranti morti nel naufragio al largo delle coste turche, tra i quali il piccolo curdo Aylan. Sono 12 i migranti siriani morti nell'affondamento di due barconi. Tra questi il piccolo Aylan di tre anni, diventato un simbolo del dramma dei profughi, con il fratellino di quattro anni Ghaleb e la madre Rihana. I quattro, tutti cittadini siriani tra i 30 e i 41 anni, sono stati accusati di «aver causato la morte la morte di più di una persona» e di aver «trasportato migranti». Dovrebbero apparire in tribunale oggi, e le immagini televisive li hanno mostrati portati via dalla polizia che ne copriva il volto.