19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Era chiusa dal 1 settembre, in 2mila sono bloccati nella capitale

Ungheria: polizia riapre stazione Budapest, migranti l'assaltano

La polizia ungherese ha riaperto la stazione ferroviaria internazionale di Budapest, che è stata immediatamente presa d'assalto dai migranti. La stazione era stata sgomberata e chiusa all'accesso dei profughi due giorni fa, il 1 settembre

BUDAPEST (askanews) - La polizia ungherese ha riaperto la stazione ferroviaria internazionale di Budapest, che è stata immediatamente presa d'assalto dai migranti. La stazione era stata sgomberata e chiusa all'accesso dei profughi due giorni fa, il 1 settembre.

Ingresso riaperto
L'ingresso principale è stato riaperto poco prima delle 8.15 e i migranti - circa duemila erano bloccati nella capitale ungherese da martedì - si sono immediatamente precipitati all'interno, dirigendosi verso un treno fermo a uno dei binari. Un annuncio al pubblico ha comunque informato che nessun treno internazionale partirà dalla stazione Keleti fino a nuova comunicazione.

Bagarre
Nel caos più totale e nella completa assenza della polizia, i migranti hanno iniziato a spintonarsi e si è scatenata un'autentica bagarre per salire a bordo del treno. Tutto questo malgrado gli altoparlanti avessero precisato che nessun convoglio internazionale sarebbe partito dalla stazione di Keleti «per un periodo indeterminato»«Nell'interesse della sicurezza dei trasporti ferroviari, la compagnia ha deciso che i collegamenti diretti tra Budapest e l'Europa occidentale non saranno in servizio fino a nuovo ordine», hanno annunciato in una nota le ferrovie ungheresi. L'Ungheria è diventata una meta ambita dai migranti, 50mila hanno raggiunto il Paese nel solo mese di agosto, nella speranza di proseguire il loro viaggio verso la Germania e altri Paesi dell'Europa occidentale. Lunedì le autorità avevano permesso a migliaia di immigrati di prendere i treni per l'Austria e la Germania, ma il giorno successivo a chi non aveva il visto per i Paesi dell'Ue veniva impedito di partire.