L'Ungheria impiegherà l'esercito per fermare i migranti
Il voto parlamentare sulla proposta di legge si terrà la prossima settimana durante una seduta straordinaria. 2500 persone al giorno cercano di varcare la frontiera.
BUDAPEST (askanews) - L'Ungheria sta valutando il ricorso all'Esercito per fermare i migranti che cercano di varcare la frontiera con la Serbia per entrare nell'Ue. Intanto, si susseguono gli scontri e le proteste lungo il confine e nei centri di identificazione.
L'Ungheria schiera l'esercito
Il governo ungherese intende schierare l'esercito per fermare il flusso di migranti dalla Serbia e il parlamento in seduta straordinaria voterà sulla proposta la prossima settimana. Il governo intende «rendere possibile l'uso dell'esercito per compiti relativi alla difesa dei confini e alle migrazioni» ha detto Szilard Nemeth, esponente del partito di governo Fidesz, vice presidente della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale.
Pronti circa 2mila agenti per fermare i migranti
Il capo della polizia ungherese ha annunciato che oltre 2.100 agenti saranno inviati alla frontiera del Paese con la Serbia, dove si riversa un numero record di migranti per entrare nel territorio dell'Unione Europea. «La protezione al confine sarà rafforzata con 2.106 poliziotti extra a partire dal 5 settembre», ha spiegato Karoly Papp ai giornalisti a Budapest. I rinforzi, chiamati «cacciatori di confine", pattuglieranno la frontiera, supportando gli oltre mille poliziotti regolari che già lavorano per intercettare i clandestini, ha spiegato Papp. L'annuncio arriva mentre la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro i migranti vicino all'attraversamento di confine di Roszke, dove la maggioranza delle persone entra in Ungheria dalla Serbia, che non fa parte dell'Unione Europea.
2500 persone al giorno cercano di varcare la frontiera
La polizia ungherese è ricorsa ai gas lacrimogeni per impedire a circa duecento migranti di lasciare il centro di identificazione per rifugiati di Roszke, il principale del Paese dell'Unione Europea. Lo ha annunciato un portavoce della polizia. Szabolcs Szenti ha riferito che gli immigrati si rifiutavano di lasciarsi prendere le impronte digitali e che la «polizia sta cercando di riportare alla calma la situazione, anche se gli immigrati continuano a urlare». Oltre 2.500 persone, il più alto totale giornaliero mai fatto registrare, hanno varcato martedì il confine per l'Unghiera. La maggior parte arriva da Siria, Afghanistan e Pakistan, compresi 555 bambini.
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