Russia: questione S300 a Iran risolta, ma Washington sta all'erta
La questione delle forniture di sistemi antimissile russi S-300 all'Iran è stata risolta. Da Mosca fanno sapere che tutto ciò che rimane da discutere sono dettagli tecnici
MOSCA (askanews) - La questione delle forniture di sistemi antimissile russi S-300 all'Iran è stata risolta. «Noi crediamo che, ad oggi, questo argomento sia chiuso. Noi e i nostri partner iraniani lo sappiamo. La questione principale è risolta, tutto ciò che rimane sono dettagli tecnici». Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov.
Questione archiviata
Una fonte del ministero degli Esteri russo ha inoltre specificato che Mosca avrebbe fornito all'Iran i sistemi S-300 entro la fine del 2015. La Repubblica islamica riceverà tre batterie modernizzate di S-300. Il recente accordo sul nucleare iraniano ha visto un ammorbidimento delle relazioni tra Teheran e l'Occidente, e per Barack Obama in particolare è stata una grande vittoria. Tuttavia appare ora fumosa e ambigua la posizione della Russia - che ha contribuito in maniera decisiva al raggiungimento dell'accordo - ed è stata motivo di critiche e attriti la presunta recente visita di Qasem Soleimani a Mosca.
Il triangolo Washington-Teheran-Mosca
Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha telefonato al ministro degli Esteri russo Lavrov la scorsa settimana, per esprimere la preoccupazione di Washington riguardo alla visita a Mosca del capo della forza dell'elite iraniana al Quds. Mosca ha replicato negando che si sia tenuta. Attualmente, il parlamento statunitense sta esaminando l'accordo sul nucleare e lo voterà prima del 17 settembre. E non è questione secondaria: Kerry si è già trovato sotto tiro dei parlamentari repubblicani a Washington, accusato di essere stato preso per il naso da Zarif e dagli altri negoziatori iraniani. Il tutto mentre le elezioni presidenziali si avvicinano, trasformando qualsiasi dossier in argomento di battaglia politica. In questo contesto, anche la questione degli S300 pare sempre meno marginale. Dopo l'adesione della Russia alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 9 giugno 2010, con restrizioni sulla vendita all'Iran di armi e attrezzature militari, era stato bloccato un contratto per la fornitura di cinque divisioni di sistemi di missili antiaerei S300. Nell'aprile 2015, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto, che ha revocato il divieto di fornitura di sistemi S300 all'Iran.
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