Obama dice sì a trivellazioni nell'Artico, Hillary contesta

NEW YORK (askanews) - Hillary Clinton contro Barack Obama sulle trivellazioni petrolifere nel mare dei Ciukci, mare marginale dell'Artico. La candidata alle primarie democratiche, in vista delle presidenziali del prossimo anno, si è espressa su Twitter, il giorno dopo il via libera del governo statunitense alle trivellazioni della Shell.

L'Artico è un tesoro unico
Clinton, che aveva espresso «scetticismo» e "dubbi" durante il processo di valutazione sul permesso da concedere alla Shell, ha scritto: «L'Artico è un tesoro unico. Visto quello che sappiamo, non vale la pena rischiare con le trivellazioni». Gli ambientalisti hanno criticato la decisione di Obama, perché rafforzerebbe la dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio, danneggerebbe la fauna selvatica e sconvolgerebbe il fragile ecosistema dell'area, compresa tra la penisola dei Ciukci, in Russia, e l'Alaska. Al tweet di Clinton ha risposto uno dei principali avversari repubblicani, Jeb Bush, che ha scritto: «Sbagliato. Essere più contrari all'energia di Obama è da estremisti. Dovremmo sfruttare la rivoluzione energetica per abbassare i prezzi e creare posti di lavoro».

Entro settembre
Il gruppo anglo-olandese ha tempo fino alla fine di settembre per effettuare le perforazioni. Se dovesse scoprire giacimenti di gas naturale o petrolio, Shell dovrebbe poi richiedere permessi addizionali per l'estrazione, un processo che potrebbe richiedere anche più di dieci anni. Il governo ipotizza che nell'Artico si trovi il 20% dei giacimenti di petrolio e gas non scoperti.