11 ottobre 2024
Aggiornato 04:30
Dopo il sì di questa mattina da parte del Parlamento greco

Grecia, dall'Eurogruppo ottimismo, ma anche preoccupazione per il nodo debito

Atmosfera di moderato ottimismo tra i ministri finanziari dell'eurozona che dal primo pomeriggio sono riuniti a Bruxelles per emettere il loro verdetto sull'accordo raggiunto tra Atene e i suoi creditori

ATENE (askanews) - Atmosfera di moderato ottimismo tra i ministri finanziari dell'eurozona che dal primo pomeriggio sono riuniti a Bruxelles per emettere il loro verdetto sull'accordo raggiunto tra Atene e i suoi creditori: un pacchetto di finanziamenti da 85 miliardi di euro in tre anni in cambio di riforme dure e ad ampio spettro. L'intesa era stata già approvata in mattinata, dopo una notte di serrato dibattito, dal Parlamento di Atene grazie ai voti dell'opposizione (222 voti a favore, 64 contrari e 11 astensioni). La Grecia deve rimborsare giovedì prossimo 3,4 miliardi di euro alla Banca centrale europea (Bce) e punta a ottenere una prima rata degli aiuti in tempo per evitare il default.

Schauble: accordo o prestito-ponte
Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble si è detto «fiducioso» che oggi a Bruxelles verrà trovato un accordo. Schaeuble aveva espresso la sua preferenza per un prestito-ponte ad Atene piuttosto che un terzo piano di salvataggio. «Sono fiducioso nel fatto che riusciremo ad arrivare a una conclusione oggi», ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles. «Se non troveremo una soluzione oggi, dovremo provvedere a un prestito-ponte»

Preoccupazione per il debito
Ma un tale prestito viene escluso dal premier greco Alexis Tsipras, che prima del voto parlamentare ha sostenuto che tale ipotesi porterebbe il Paese a «una crisi senza fine». L'alto livello del debito pubblico della Grecia resta comunque un «grande punto di preoccupazione», ha detto il presidente dell'eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem. «La sostenibilità del debito è tuttora un grande punto di preoccupazione, specialmente per il Fondo Monetario Internazionale» ha affermato che sarebbe importante che l'istituzione di Washington e l'Europa trovassero un approccio comune a ogni forma di alleggerimento del debito.

FMI in teleconferenza
La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, segue il vertice in teleconferenza: l'istituzione di Washington resta riluttante a partecipare al terzo salvataggio della Grecia a meno che gli europei non concordino su qualche forma di alleggerimento del colossale debito pubblico di Atene, pari al 170% del Pil. L'ipotesi di alleggerimento del debito greco vede per ora contraria la Germania, ostile a ogni riduzione che potrebbe potenzialmente costare miliardi ai detentori dei titoli greci.