4 novembre 2024
Aggiornato 22:30
Perché Lubitz poteva volare?

Schianto Germanwings, parenti delle vittime iniziano causa legale

Parenti delle vittime del volo Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi a marzo, hanno deciso d'intentare causa alla Lufthansa, la casa madre di Germanwings, in un tribunale degli Stati Uniti. L'ha comunicato ieri il loro legale

NEW YORK (askanews) - Parenti delle vittime del volo Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi a marzo, hanno deciso d'intentare causa alla Lufthansa, la casa madre di Germanwings, in un tribunale degli Stati Uniti. L'ha comunicato ieri il loro legale.

Il tremendo suicidio
Il co-pilota 27enne Andreas Lubitz è stato accusato di aver voluto deliberatamente far schiantare l'aereo, uccidendo tutte le 150 persone a bordo, compreso se stesso. «Stiamo preparando una causa negli Usa e vediamo buone chance di trovare una sede giudiziaria negli Stati uniti», ha detto Elmar Giemulla, che rappresenta 39 famiglie di vittime tedesche dell'incidente, secondo quanto ha scritto il giornale Bild am Sonntag.

Come è stato possibile?
I ricorrenti vogliono sapere «come sia stato possibile che a un co-pilota con noti problemi di sanità mentale e una storia corrispondente, sia stato permesso di volare", ha detto il legale. Il giornale spiega che il risarcimento in incidenti aerei negli Stati uniti è usualmente 10 volte più alto che in Germania. Non è immediatamente chiaro su quale base legale l'avvocato intenda ricorrere a un tribunale americano e non tedesco.

Il no comment della Germanwings
Un portavoce della Germanwings non ha commentato, affermando di non avere «informazioni se non dall'articolo di giornale». La gran parte dei parenti delle 72 vittime tedesche hanno rifiutato la proposta di risarcimento della Lufthansa e hanno accusato la compagnia di ignorare il loro dolore.

500mila euro per vittima
Il vettore tedesco ha sborsato 50mila euro per vittima come aiuto immediato. Ha inoltre offerto 25mila euro in più a ogni famiglia e 10mila euro per ogni parente diretto (genitori, figli e coniugi). I genitori di 16 studenti superiori morti nell'incidente, in una lettera aperta all'amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr, hanno accusato che dare questo valore «alla vita di ognuno dei nostri figli e al nostro dolore» è offensivo. La compagnia, dal canto suo, ha detto che la sua offerta è andata «ben oltre» quanto richiesto dalla legge tedesca.