29 marzo 2024
Aggiornato 01:30
Elezioni, prevale l'ultranazionalista

Polonia, vince il conservatore euroscettico Duda

Il conservatore Andrzej Duda è stato eletto domenica presidente della Polonia, con il 52 per cento dei voti, battendo il capo dello stato uscente - di centrodestra - Bronislaw Komorowski, fermatosi al 48 per cento.

VARSAVIA (askanews) - Il conservatore Andrzej Duda è stato eletto domenica presidente della Polonia, con il 52 per cento dei voti, battendo il capo dello stato uscente - di centrodestra - Bronislaw Komorowski, fermatosi al 48 per cento. E' quanto emerge dai sondaggi, con Komorowski che ha immediatamente riconosciuto la sua sconfitta. La vittoria del giurista 43enne, che dovrebbe essere confermata ufficialmente questa sera, potrebbe spianare la strada al ritorno al potere del suo mentore Jaroslaw Kaczynski, leader del partito conservatore e poulista Diritto e Giustizia (PiS), in occasione delle elezioni politiche previste in autunno.

53% dei voti
I primi exit poll dell'Istituto Ipsos accreditano Duda del 53 per cento dei voti, ma una stima più precisa - basata su proiezioni, quindi su voti effettivi - ha ridotto questa percentuale al 52. Komorowski si è congratulato con l'avversario. «I cittadini di una Polonia libera e democratica hanno deciso così», ha detto ai suoi simpatizzanti, «Gli auguro un buon mandato presidenziale, perchè voglio il bene della Polonia». Il mandato del presidente uscente scadrà il 6 agosto.

Per «raddrizzare» la Polonia
Nel quartier generale di Duda, i risultati sono stati accolti con un'esplosione di gioia dai suoi simpatizzanti, che ne hanno ripetutamente scandito il nome. Il vincitore ha ringraziato Komorowski per le sue parole, ma anche chi ha votato per lui, auspicando che «siano ancora di più alle prossime elezioni». Quanti «hanno votato per me hanno votato per il cambiamento», ha osservato, «Sono profondamente convinto che siamo in grado di ricostruire la comunità internazionale nel nostro Paese, che possiamo stare insieme e raddrizzare la Polonia. Sono aperto al dialogo, sarò il presidente di tutti i polacchi».