28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Il Parlamento europeo boccia l'operato del vertice straordinario

L'Europa «apre» le frontiere?

L'europarlamento ha approvato oggi una risoluzione in cui si afferma che l'Unione europea deve fare tutto il possibile per scongiurare nuove tragedie nel Mediterraneo, ampliando il mandato di Triton in modo da includere operazioni di salvataggio e istituendo un sistema di quote per legalizzare l'arrivo dei richiedenti asilo.

STRASBURGO (askanews) - L'europarlamento ha approvato oggi una risoluzione in cui si afferma che l'Unione europea deve fare tutto il possibile per scongiurare nuove tragedie nel Mediterraneo, innanzitutto ampliando il mandato dell'attuale missione «Triton» in modo da includere «operazioni di ricerca e salvataggio a livello europeo».

449 voti a favore
Nel testo gli europarlamentari hanno quindi chiesto di istituire un sistema vincolante di quote per la distribuzione dei richiedenti asilo in tutti i paesi membri, di aumentare i fondi per i programmi di reinsediamento, di migliorare la cooperazione con i paesi terzi e di inasprire le misure contro i trafficanti di esseri umani. La risoluzione è passata con 449 voti a favore, 130 contari e 93 astensioni.

Triton deve avere mandato di salvataggio
L'europarlamento ha chiesto di stabilire «un mandato chiaro per Triton, in modo da ampliarne l'ambito di intervento e includere operazioni di ricerca e soccorso a livello europeo». Oggi Triton è coordinato dall'agenzia Frontex e la sua missione si estende fino a 30 miglia nautiche dalle coste italiane.

Operazione umanitaria europea
L'assemblea di Strasburgo ha inoltre chiesto «un'operazione umanitaria europea di ricerca, solida e permanente, che, come Mare Nostrum, sia operativa in alto mare e a cui contribuiscano tutti gli Stati membri sia con risorse finanziarie che con attrezzature e mezzi», sollecitando l'Ue a cofinanziare tale operazione. Gli Stati membri dovrebbero «fornire le risorse necessarie a garantire che gli obblighi di ricerca e soccorso siano di fatto rispettati», incluso un aumento di fondi per Frontex e l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (Easo), si afferma ancora nel testo.

Bocciato l'operato del 23 aprile
Nel testo si legge quindi che il «Parlamento deplora che il Consiglio europeo del 23 aprile non si sia impegnano per istituire un meccanismo vincolante di solidarietà in tutta l'Ue», sollecitando quindi «solidarietà ed equa ripartizione della responsabilità». A tal fine, i deputati hanno chiesto alla Commissione europea di fissare una «quota vincolante» per la ripartizione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi Ue e agli Stati membri di utilizzare appieno le possibilità esistenti per il rilascio dei visti umanitari.

Più contributo ai programmi di reinsediamento
Gli eurodeputati hanno quindi invitato a fornire un maggiore contributo ai programmi di reinsediamento esistenti e a recepire nel diritto nazionale e ad applicare in tempi rapidi le regole del sistema europeo comune di asilo. La risoluzione chiede inoltre «un più stretto coordinamento delle politiche dell'Ue e degli Stati membri nell'affrontare le cause all'origine della migrazione e una maggiore cooperazione con i paesi partner in Medio Oriente e in Africa». Nel testo l'europarlamento ha anche sollecitato sanzioni penali il più possibile severe contro la tratta di esseri umani e il traffico di migranti, esortando gli Stati membri e le agenzie dell'Ue a una maggiore collaborazione per individuare e tracciare il finanziamento di queste reti criminali, per identificare il loro modus operandi e impedire loro di arricchirsi mettendo a repentaglio la vita dei migranti.