16 luglio 2025
Aggiornato 07:30
Altro tassello della crisi siriana

Assad accusa: la Turchia sabota la Siria e sostiene i terroristi

La Turchia avrebbe detto ai ribelli di non cooperare con De Mistura. L'accusa viene da Bashar al Assad, secondo cui Ankara avrebbe sabotato il piano dell'emissario Onu Staffan del Mistura per far cessare i combattimenti ad Aleppo, la seconda città della Siria. La Turchia, con l'Arabia Saudita e il Qatar, continuerebbe a dare armi ai ribelli.

DAMASCO (askanews) - Il presidente siriano Bashar al Assad ha accusato la Turchia di aver sabotato il piano dell'emissario dell'Onu Staffan del Mistura per far cessare i combattimenti ad Aleppo, la seconda città della Siria.

Turchia arma i ribelli?
In una intervista diffusa oggi, ha detto che la situazione in Siria è «più pericolosa» a causa di Paesi «che utilizzano il terrorismo per procura per distruggere un altro Paese», allusione all'Arabia Saudita, alla Turchia e al Qatar che, secondo degli analisti, hanno armato i ribelli, permettendo loro di prendere il controllo della grande città di Idleb, situata al confine con la Turchia. «I turchi hanno detto ai terroristi (ribelli) che sostengono di rifiutare di cooperare con De Mistura», ha dichiarato Assad al quotidiano svedese Expressen, secondo un video dell'intervista diffusa dal giornale. «Qualsiasi piano che si voglia applicare in Siria oggi per porre fine al problema sarà sabotato da un intervento straniero», ha aggiunto il capo dello Stato siriano.

Assad: basta sostenere i terroristi
Il piano del mediatore dell'Onu per la Siria de Mistura prevede il «congelamento» dei combattimenti ad Aleppo, città martoriata dalla guerra dal 2012 e divisa fra una zona ribelle e una controllata da Damasco. Sempre secondo il presidente siriano, le cui forze sul campo sono appoggiate dall'Hezbollah libanese e da altri gruppi stranieri, l'inviato dell'Onu è «consapevole che fallirà se non riuscirà a convincere questi Paesi (pro-ribelli) a cessare di sostenere i terroristi».

Congelamento delle ostilità ad Aleppo
Martedì il vice di De Mistura, Ramzy Ezzeldin Ramzy, ha affermato che il mediatore aveva rinunciato al suo piano e che era in contatto con Damasco e con «tutti coloro che hanno una influenza sul campo». Damasco si era detto d'accordo in linea di principio con un congelamento delle ostilità ad Aleppo, mentre l'opposizione ha bocciato il progetto, invocando una soluzione globale al conflitto che ha provocato più di 220.000 morti in quattro anni. Intervistato sugli ultimi rovesci subiti dal suo esercito a Idleb, Assad li ha spiegati con «l'immenso sostegno logistico e militare giunto ai ribelli dalla Turchia e il sostegno finanziario dell'Arabia Saudita e del Qatar». Secondo degli analisti, Riad, Ankara e Doha hanno accantonato le loro rivalità regionali per contenere i successi del regime e soprattutto l'espansione in Siria dell'Iran.