Ucraina, Putin contro l'America e la sua voglia di dominare il mondo
Il presidente russo ha dichiarato con forza che l'escalation di violenza nei territori ucraini sono responsabilità degli Usa e dei suoi alleati occidentali, che si considerano vincitori della Guerra Fredda e vogliono imporre la propria volontà in tutto il mondo
MOSCA - La crisi ucraina? Tutta colpa dell'America e della sua volontà di dominare il mondo. È un Putin inarrestabile quello dell'intervista, questa mattina, al quotidiano egiziano Al-Ahram. «La crisi ucraina non è stata causata dalla Federazione Russa. È emersa in risposta ai tentativi degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali che si consideravano vincitori della Guerra Fredda di imporre la propria volontà in tutto il mondo». Lo scorso febbraio gli Stati Uniti e un certo numero di Stati membri dell'Unione europea «hanno sostenuto il colpo di stato a Kiev – chiosa –. Gli ultranazionalisti che hanno preso il potere con la forza militare hanno spinto il Paese verso la guerra fratricida. Abbiamo ripetutamente avvertito Washington e i loro alleati occidentali sulle conseguenze dannose della loro ingerenza negli affari interni ucraini, ma non ci hanno ascoltato». Inoltre, le promesse di non espansione della NATO verso Est, rinnovate ancora poco tempo fa a Mosca, «si sono rivelate dichiarazioni prive di fondamento. Abbiamo visto come la NATO si stia avvicinando sempre di più ai confini russi e come i nostri interessi vengano ignorati».
UCRAINA SEMPRE PIU' MILITARIZZATA - Una situazione ormai esplosiva che rischia di essere fuori controllo: l'Ucraina si sta militarizzando rapidamente. «Possiamo giudicare dalle statistiche», denuncia il presidente russo. «Nel 2014 la spesa militare di Kiev è aumentata di quasi il 41%. Quest'anno, secondo le previsioni, sarà più che triplicata e raggiungerà la cifra di più di 3 miliardi di dollari, che è circa il 5% del Pil del Paese. E questo accade quando la sua economia viene sostenuta principalmente da fondi internazionali, tra cui quelli russi. Una situazione piuttosto deplorevole». «Il "partito della guerra" a Kiev attivamente sostenuto dall'esterno continua i suoi tentativi di spingere il popolo ucraino sull'orlo di una catastrofe» prosegue Putin. «La situazione nel Donbass si è aggravata drammaticamente, le forze di sicurezza ucraine hanno ripreso il bombardamento di Donetsk, Lugansk e altre aree residenziali nella regione, è stata annunciata una nuova ondata di mobilitazione di massa: vogliono vendicarsi dopo i fallimenti militari della scorsa estate e mirano all'"ucrainizzazione del Donbass"».
COSA VUOLE FARE MOSCA - Cosa propone dunque il capo del Cremlino per risolvere la crisi? La condizione più importante per la stabilizzazione della situazione «è l'immediato cessate il fuoco. Le autorità di Kiev hanno bisogno di ascoltare il loro popolo, trovare un linguaggio comune e raggiungere un accordo con tutte le forze politiche e le regioni del Paese. Noi chiediamo con forza una soluzione globale ed esclusivamente pacifica della crisi ucraina sulla base degli accordi di Minsk, che sono stati in gran parte raggiunti grazie all'iniziativa e agli sforzi della parte russa. Per questo stiamo per instaurare contatti diretti tra Kiev, Donetsk e Lugansk».