19 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Chiesa Cattolica | Scandalo pedofilia

Caso Wesolowski, procuratore dominicano visita la Santa Sede. Papa: «Prevalga verità»

Papa Francesco ha incontrato a margine dell'udienza generale il procuratore generale della Repubblica dominicana, Francisco Dominguez Brito, ed ha parlato con lui del caso del monsignore polacco Jozef Wesolowski, ridotto allo Stato laicale e sotto indagine nel tribunale del Vaticano per le pesanti accuse di abuso sessuale sui minori.

CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa ha incontrato a margine dell'udienza generale il procuratore generale della Repubblica dominicana, Francisco Dominguez Brito, ed ha parlato con lui del caso del monsignore polacco Jozef Wesolowski, ridotto allo Stato laicale e sotto indagine nel tribunale del Vaticano per le pesanti accuse di abuso sessuale sui minori all'epoca in cui, fino all'anno scorso, era nunzio apostolico nel paese sud-americano.

«Sua Santità il Papa Francesco espresse al procuratore generale della Repubblica dominicana l'importanza che prevalga sempre la verità e che le istituzioni di entrambe le giurisdizioni agiscano con piena libertà e dentro il quadro delle norme», ha affermato il procuratore dominicano in una dichiarazione diffusa anche dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.

Inizialmente era emersa l'ipotesi che la Repubblica dominicana, che aveva aperto un'indagine su Wesolowski, avesse chiesto l'estradizione al Vaticano.

Il procuratore generale della Repubblica dominicana ha raccontato al Papa del suo incontro di questi giorni con il magistrato Gian Piero Milano, promotore di giustizia assegnato al caso dell'ex nunzio Jozef Wesolowski, sui procedimenti, le competenze giuridiche e i passi da seguire in conformità con il procedimento penale del Vaticano, così come il colloquio in Segretaria di Stato, dove ha incontrato il sostituto Angelo Becciu e i suoi collaboratori. Alla fine Sua Santità il Papa Francesco ha espresso al procuratore generale della Repubblica dominicana l'importanza che prevalga sempre la verità e che le istituzioni di entrambe le giurisdizioni agiscano con piena libertà e dentro il quadro delle norme.

Insieme a Francisco Dominiguez Brito, che ha poi assicurato «soddisfazione» al portavoce vaticano Federico Lombardi per la «collaborazione» tra la giurisdizione dominicana e quella vaticana, erano presenti la magistrata di Santiago, Luisa Liranzo, il deputato Victor Suarez, presidente della commissione per le relazioni esterne della Camera dei Deputati e la portavoce Tessie Sanchez.

Il procuratore dominicano - lo ha riferito lo stesso padre Lombardi - ieri ha incontrato su sua richiesta, il promotore di giustizia del tribunale vaticano, Gian Piero Milano, «nel corso di un suo viaggio in Europa per contatti in Polonia e in Vaticano. L'incontro si colloca nel quadro della cooperazione internazionale a livello di organi inquirenti per il procedimento a carico di Mons. Wesolowski e alle relative indagini in corso, ed è stato utile per ambedue le parti data la complessità dell'inchiesta e la eventualità di una rogatoria internazionale da parte vaticana per acquisire ulteriori elementi. Intanto, a proposito della situazione di Mons. Wesolowski - proseguiva Lombardi - posso dire che la Magistratura dello Stato della Città del Vaticano, continuando le indagini, ha compiuto un primo interrogatorio dell'imputato, a cui ne seguiranno altri. Essendo scaduti i termini per la custodia preventiva e in considerazione delle sue condizioni di salute, Mons. Wesolowski è stato autorizzato a una certa libertà di movimento, ma con obbligo di permanenza all'interno dello Stato e soggetto a opportune limitazioni nelle comunicazioni con l'esterno».