Droni e satelliti per combattere l'inquinamento clandestino in Cina
Pechino è pronta a utilizzare le più sofisticate tecnologie per sconfiggere il suo nemico numero uno: lo smog. La prima fase del programma prevede un monitoraggio costante della qualità dell'aria intorno alla capitale, per poi espandere tale pratica anche ad altre metropoli cinesi, secondo quanto reso noto dal ministero della Protezione ambientale cinese
PECHINO – La Cina è pronta a utilizzare le più sofisticate tecnologie come droni e satelliti per sconfiggere il suo nemico numero uno: lo smog. La prima fase del programma prevede un monitoraggio costante della qualità dell'aria intorno alla capitale Pechino, per poi espandere tale pratica anche ad altre metropoli cinesi, secondo quanto reso noto dal ministero della Protezione ambientale cinese.
CONTROLLO DALL'ALTO - Satelliti e droni potranno controllare le emissioni clandestine di gas e fotografarle con una risoluzione fino a 4 centimetri: i primi dati sono già stati raccolti nella regione fortemente inquinata attorno alla capitale. La campagna anti-inquinamento ha raggiunto 25mila aziende, 33mila imprese edili e 65mila ristoranti, riporta il China Daily e ha comportato la chiusura di circa 2mila aziende artigiane e mille 900 fabbriche.
FINORA MISURE INADEGUATE - Il ministero ha anche riconosciuto che la maggioranza delle province cinesi e delle regioni autonome hanno introdotto misure inadeguate per ridurre l'inquinamento e hanno fallito nell'applicazione delle leggi a tutela dell'ambiente.
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