2 maggio 2024
Aggiornato 01:00
Ucraina

Putin minaccia: in Crimea pronti ad usare «tutti i mezzi»

Il presidente russo: «Se il popolo chiederà il nostro aiuto, e noi abbiamo un appello ufficiale dal presidente legittimo, ci riserviamo il diritto di proteggerlo. Pensiamo che sia legittimo»

MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato nuovamente l'Ucraina: «Se il popolo chiederà il nostro aiuto, e noi abbiamo un appello ufficiale dal presidente legittimo, ci riserviamo il diritto di usare tutti i mezzi per proteggerlo. Pensiamo che sia legittimo».

LA DECISIONE AL POPOLO - Putin ha bollato come «incostituzionale» la deposizione del presidente Viktor Yanukovich e la costituzione di un nuovo governo a Kiev: l'invio di truppe in Ucraina – ha detto - non è necessario, ma la Russia si riserva il diritto di usare ogni mezzo per proteggere il popolo.
Il leader del Cremlino ha ordinato che tutte le truppe impegnate in esercitazioni militari, cominciate a sorpresa il 26 febbraio, rientrino nelle basi: «La Russia - ha chiarito - non ha nessuna intenzione di annettere la Crimea. Solo il popolo può deciderlo». Gli Stati Uniti non hanno nascosto le preoccupazioni per la delicata situazione nella penisola: hanno il timore che Mosca abbia in mente altre mosse, come un'invasione più ampia.

KERRY A KIEV - Il segretario di Stato John Kerry è volato a Kiev per incontrare le autorità ad interim. «Siete molto coraggiosi, vi aiuteremo: il presidente Obama sta pianificando aiuti importanti» ha detto alla folla riunita in piazza Maidan, centro della protesta contro il governo che ha portato alla caduta di Yanukovich. Kerry ha criticato duramente l'intervento russo in Crimea, che mette Mosca «a rischio isolamento diplomatico, economico e politico. Gli Stati Uniti non vogliono un confronto militare - ha spiegato - sono la diplomazia e il rispetto per la sovranità che possono risolvere dispute come queste».