29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Stati Uniti | Difesa

Pentagono: F-35 potrebbero tornare presto a volare

I velivoli sono infatti stati costretti a terra, la scorsa settimana, dopo che da un controllo di routine è emersa una frattura in una delle pale delle turbine presenti nel motore di un velivolo testato nella base Edwards Air Force in California

SYDNEY - Il direttore del programma F-35 del Pentagono ha annunciato che la nuova generazione di caccia potrebbe tornare in volo nell'arco di due settimane. I velivoli sono infatti stati costretti a terra, la scorsa settimana, dopo che da un controllo di routine è emersa una frattura in una delle pale delle turbine presenti nel motore di un velivolo testato nella base Edwards Air Force in California.

Nel corso di una visita in Australia, il generale Christopher Bogdan ha dichiarato che se il problema riguarda solo un oggetto esterno che ha colpito la turbina o se emerge che è un difetto di produzione, «potrei dire che il velivolo sarà di nuovo in volo la prossima settimana o tra due». «Se si tratta di qualcosa di più, allora dobbiamo valutare i rischi in volo - ha aggiunto - la mia opinione è che il velivolo tornerà a volare entro un ragionevole periodo di tempo, se non si tratta di un problema grave».

Il Pentagono ha in programma la realizzazione di 2.443 caccia per le forze armate americane e di altri centinaia per otto partner internazionali, tra cui l'Italia. Il generale ha escluso che il problema abbia indotto i partner a rinunciare all'acquisto: «Non ho indicazioni di alcun tipo sul fatto che qualche partner stia valutando di ritirarsi completamente dal programma. Ho avuto contatti con tutti i nostri partner e con tutte i servizi armati su quanto accaduto. Hanno tutti compreso che, sebbene sfortunato, non è insolito trovare una frattura in un nuovo motore».