Madrid: Il 2013 sarà duro, ma non chiediamo aiuto alla BCE
Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha avvertito oggi che il prossimo sarà ancora un anno «molto duro» per l'economia spagnola, ma spera tuttavia in un miglioramento per la seconda parte del 2013
MADRID - Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha avvertito oggi che il prossimo sarà ancora un anno «molto duro» per l'economia spagnola, ma spera tuttavia in un miglioramento per la seconda parte del 2013.
«Abbiamo ancora un anno molto duro, davanti, soprattutto nella prima metà, e dobbiamo perseverare nelle riforme che abbiamo avviato», ha detto il premier spagnolo in conferenza stampa. «L'economia continuerà a essere in recessione per ancora un po' di tempo, anche se speriamo possa migliorare nella seconda metà dell'anno prossimo».
Non escludiamo di farlo in futuro - Parlando prima dell'ultimo vertice di governo del 2012, Rajoy ha aggiunto: «Oggi non pensiamo di non chiedere alla Banca centrale europea di intervenire per comprare bond sul mercato secondario, ma si tratta di uno strumento molto utile se disponibile per tutti i paesi dell'Unione».
«Se la Spagna e il suo governo riterranno che sarà necessario utilizzarlo - ha affermato ancora Rajoy - non c'è dubbio che lo faremo. Non pensiamo di farlo oggi, ma non lo escludiamo in futuro».
Spread Btp-Bund in leggero calo a quota 319 punti - Spread Btp-Bund in leggero calo in chiusura dei mercati finanziari europei. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi è 319 punti, mentre in apertura era a quota 322.
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