30 marzo 2023
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USA 2012, cosa potrebbe andare storto

Dalle liti ai seggi fino alle battaglie legali in tribunale: la lista dei problemi giuridici e tecnologici in vista delle elezioni di oggi negli Stati Uniti è lunga e, secondo gli esperti, gli effetti sul voto stavolta potrebbero essere molto pesanti. Intanto nell'ultimo comizio, una lacrima scorre sul volto di Obama

NEW YORK - Dalle liti ai seggi fino alle battaglie legali in tribunale: la lista dei problemi giuridici e tecnologici in vista delle elezioni di oggi negli Stati Uniti è lunga e, secondo gli esperti, gli effetti sul voto stavolta potrebbero essere molto pesanti. Il timore principale è che, come è già accaduto in passato, si debba aspettare per giorni, se non per settimane, prima di conoscere il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America. Non a caso il presidente Barack Obama e lo sfidante repubblicano Mitt Romney si preparano a sguinzagliare negli stati-chiave migliaia di avvocati che, su base volontaria, controlleranno lo scrutinio.

Scenari da incubo - Esperti intervistati da NBC News hanno individuato quattro scenari «da incubo». Il primo: il conteggio dei voti sarà messo in dubbio a causa dell'impatto dell'uragano Sandy. E' molto probabile che la devastazione causata dall'uragano nella costa nord-est degli Stati Uniti spinga molti elettori a non andare a votare. Nello stato del New Jersey, centinaia di seggi potrebbero essere ancora senza corrente elettrica. Il secondo: impossibile determinare il vincitore delle elezioni nella notte di domani. A complicare la situazione è quanto potrebbe succedere nello stato chiave dell'Ohio, dove in molti si aspettano un'enorme confusione data da quelli che sono stimati essere 200.000 «provisional ballots», ossia i voti espressi da coloro che ritengono di avere il diritto di voto, ma la cui idoneità deve essere poi verificata. Terzo rischio: in alcuni Stati chiave, gli errori delle macchine usate per votare potrebbero complicare il conteggio dei voti.Quarto scenario: con l'intento di controllare che non ci siano frodi, gruppi di cittadini organizzati creeranno confusione ai seggi.

Una lacrima scorre sul viso di Obama - Una lacrima, una sola lacrima, immediatamente immortalata dai fotografi, è scorsa sul volto di Barack Obama ieri sera in Iowa durante il suo ultimo comizio elettorale. Alla vigilia dell'Election Day, il presidente democratico uscente è tornato a parlare davanti agli elettori dell'Iowa, dove era iniziata la sua corsa presidenziale nel 2008. «Sono tornato in Iowa per chiedere il vostro voto. Questo è il posto dove il nostro movimento per il cambiamento è cominciato», ha detto Obama.
«Avete fatto questa campagna e l'avete resa vostra», ha continuato il presidente uscente, la moglie Michelle al suo fianco, rivolgendosi ai 20mila sostenitori riuniti a Des Moines, «Quando i cinici dicevano che non ce l'avreste fatta, voi avete risposto: Yes, we can!».
E quando ha spiegato l'origine dello slogan «Fired up, ready to go!» , la sua voce ha tradito l'emozione: «Ho sentito questa voce urlare dietro di me ... Ho pensato, sto correndo per la presidenza e dopo qualche minuto mi sono sentito 'acceso', pronto a partire».