Usa, attivisti davanti alla Casa Bianca per liberare il dissidente Xiaobo
Liu è conosciuto soprattutto per la sua adesione alla Charta 08, un manifesto politico per promuovere la riforma in senso democratico della Cina, di cui è stato il primo firmatario. Lo scrittore è stato condannato a 11 anni di carcere per «incitamento alla sovversione» dopo un anno di detenzione
NEW YORK - Le potenze occidentali agiscano per ottenere il rilascio del dissidente cinese Liu Xiaobo. E' la richiesta degli attivisti per i diritti umani che ieri hanno manifestato a Washington, davanti alla Casa Bianca, per lo scrittore - premio Nobel per la pace - in carcere dal dicembre 2008, e la moglie Liu Xia, agli arresti domiciliari.
Han Lianchao, vicepresidente di 'Initiatives for China', un gruppo che ha sede a Washington, ha dichiarato di aver organizzato l'evento - cui hanno partecipato circa 30 attivisti - per tenere alta l'attenzione sull'unico Nobel in carcere. «Non credo che le democrazie occidentali abbiano fatto abbastanza per la sua liberazione. Credo che la gente tenda a dimenticare piuttosto velocemente» ha detto.
Liu è conosciuto soprattutto per la sua adesione alla 'Charta 08', un manifesto politico per promuovere la riforma in senso democratico della Cina, di cui è stato il primo firmatario. Lo scrittore è stato condannato a 11 anni di carcere per «incitamento alla sovversione» dopo un anno di detenzione, il 25 dicembre 2009. L'8 ottobre 2010 è stato insignito del premio Nobel per la pace «per il suo impegno non violento a tutela dei diritti umani in Cina».
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