Obama «contrattacca»: Abbiamo prodotto fatti, non parole
Rincuorati dall'assenza di grandi spostamenti di voti nei sondaggi successivi alla Convention repubblicana di Tampa, dopo quasi una settimana di riflettori accesi sugli avversari, domani i democratici apriranno la loro convention a Charlotte, nella North Carolina. Secondo i sondaggi pubblicati nel fine settimana, i due candidati restano testa a testa
CHARLOTTE - Rincuorati dall'assenza di grandi spostamenti di voti nei sondaggi successivi alla Convention repubblicana di Tampa, dopo quasi una settimana di riflettori accesi sugli avversari, domani i democratici apriranno la loro convention a Charlotte, nella North Carolina. Secondo i sondaggi pubblicati nel fine settimana, i due candidati restano testa a testa come prima della kermesse repubblicana in Florida. Oggi in un sondaggio della Gallup il rivale di Obama, Mitt Romney, ha messo a segno un risultato deludente in termini di apprezzamento per il suo discorso finale a Tampa - solo il 38% lo ha apprezzato: fece meglio perfino John McCain, battuto da Obama nel 2008.
L'obiettivo del team del presidente Barack Obama, secondo il quotidiano politico di Washington 'The Hill', sarà non solo battere ancora sui difetti e le inadeguatezze di Romney, ma soprattutto difendere e promuovere i risultati dei quattro anni di Obama alla guida del paese. A Tampa i repubblicani hanno attaccato quasi ogni aspetto della presidenza, con un ritornello continuo: Obama non ha saputo rilanciare l'economia, ha parlato tanto ma ha fatto poco, e il risultato è una disoccupazione che resta al di sopra dell'8%. Per questo, secondo Stephanie Cutter, vicecapo della campagna del presidente, la convention democratica insisterà molto su quello che Obama «ha fatto negli ultimi tre anni e mezzo per rafforzare la classe media, per salvare il paese dal collasso economico e cominciare a gettare le fondamenta di un'economia sostenibile».
L'obiettivo dei democratici sarà quindi parlare dei problemi di tutti i giorni degli americani, e dimostrare che Obama ha fatto e sta facendo molto per aiutarli a superare la crisi: e che lo fa perché «le sue radici sono nella classe media, perché ha vissuto quell'esperienza», ha spiegato Cutter. Anche per questo, accanto a 'pezzi grossi' come Obama, Biden o l'ex presidente Bill Clinton, diversi «americani comuni» saliranno sul palco a raccontare le loro storie.
Un'altra preoccupazione non da poco della campagna democratica sarà quella di smentire l'immagine di nemico delle imprese e del business che i repubblicani hanno cercato di cucire addosso al presidente: nello scorso luglio Obama sostenne in un comizio a Roanoke, in Virginia, che il governo attraverso gli investimenti in infrastrutture ha aiutato le imprese a svilupparsi, e che nessun imprenditore ha mai potuto davvero fare tutto «da solo». Un intervento a braccio in cui il leader democratico probabilmente non si è spiegato nel migliore dei modi, e che comunque ha offerto il fianco all'opposizione.
Su quest'ultimo punto, scrive oggi il Washington Post, la campagna di Obama finora ha cercato soprattutto di minimizzare e spiegare che le parole del presidente sono state decontestualizzate e distorte: difendersi attaccando, insomma, insistendo sulla malafede dei repubblicani. Malgrado tutto, almeno nella base repubblicana si è diffuso il tormentone dell'«I built this» («L'ho costruito io»), come risposta polemica a Obama di chi si sente un «self made man». La speranza dei consiglieri di Obama come David Axelrod è che quest'accusa non abbia fatto breccia nel resto della popolazione, in quella classe media che Obama sta tanto corteggiando, «perché la gente ha capito che la visione che stanno attribuendo al presidente non è la sua».
In termini di share e di capacità di raggiungere i media e gli elettori, nota The Hill, i democratici potrebbero beneficiare del ritorno di molti americani dalle vacanze, dopo il long-week end del Labor Day. Ma se a rubare in parte la scena al Gran Old Party la scorsa settimana c'è stato l'uragano Isaac e le sue devastazioni in Louisiana, per i democratici ci sarà un avversario non meno temibile: l'inizio della stagione della Nfl, il campionato di football americano. La NBC, per esempio, mercoledì trasmetterà la prima di stagione fra i New York Giants e i Dallas Cowboys, proprio mentre Bill Clinton parlerà a sostegno di Obama dal palco di Charlotte.