19 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Le rivelazioni di WikiLeaks

Garzon «preoccupato» per la salute di Assange

L'ex giudice spagnolo ha assunto la difesa di fondatore WIkileaks che teme di essere trasferito dalla Svezia negli Usa dove potrebbe essre condannato alla pena capitale per spionaggio

MADRID - L'ex giudice spagnolo Baltasar Garzon si è detto «preoccupato» per la salute mentale e fisica di Julian Assange, rifugiato all'ambasciata dell'Ecuador a Londra. Garzon ha assunto la difesa del fondatore di Wikileaks il 25 luglio scorso.
Julian Assange «mi ha contattato e mi è parso che le sue affermazioni e la situazione in cui si trova, con i suoi diritti calpestati, costituiscono motivo sufficiente per rispondere alla sua richiesta», ha spiegato l'ex magistrato, ora avvocato, durante un incontro a Madrid con le agenzie stampa straniere. «Vorrei tentare di capire cosa succede e come, a una persona che, per il suo lavoro e per le rivelazioni di Wikileaks, secondo me è un obiettivo prioritario per molta gente: è una questione di principio», ha agggiunto Garzon.

L'ACCUSA DI STUPRO - L'australiano Assange, 41 anni, è accusato dalla giustizia svedese di stupro e aggressione sessuale. Si è rifugiato il 19 giugno scorso nell'ambasciata dell'Ecuador e ha incontrato Garzon un mese dopo, per sei ore: «Sono preoccupato per la sua situazione mentale e fisica poiché la tensione alla quale è sottoposto è enorme». «Nelle circostanze attuali non vi sono le condizioni minime ed indispensabili per un processo equo» in Svezia, motivo che ha spinto il suo cliente a «prendere una decisione difficile come quella di reclamare l'asilo».
«Tutto quanto sta accadendo - ha sottolineato Garzon - corrisponde a un'intenzione più nascosta di sottoporre Assange a un processo penale negli Stati Uniti, è questo che sta succedendo, in segreto».
Il fondatore di Wikileaks teme di essere trasferito dalla Svezia negli Usa dove potrebbe essere condannato alla pena capitale per spionaggio.
Baltasar Garzon, a sua volta, è stato condannato a undici anni di interdizione dalla professione per aver ordinato alcune intercettazioni in un'inchiesta su una rete di corruzione negli ambienti della destra spagnola.