28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
USA 2012 | Primarie Repubblicane

Romney vince in Michigan e Arizona

Una vittoria è una vittoria e non importa quanta fatica, energie, soldi sono stati spesi per ottenerla: è la morale del doppio successo di Mitt Romney alle primarie repubblicane di martedì sera è proprio questa. L'ex Governatore: Quel che contava era vincere

NEW YORK - Una vittoria è una vittoria e non importa quanta fatica, energie, soldi sono stati spesi per ottenerla: è la morale del doppio successo di Mitt Romney alle primarie repubblicane di martedì sera è proprio questa. Se il risultato in Arizona era quasi scontato (i sondaggi della vigilia davano all'ex governatore del Massachusetts un vantaggio di oltre 15 punti su Rick Santorum), in Michigan la partita era del tutto aperta: con uno scarto di meno di due punti percentuali sul nuovo avversario da battere, Santorum appunto, tutto sarebbe potuto succedere, ma una sconfitta sarebbe stata un disastro. Perché il Michigan è lo stato dove Romney è nato, perché l'incalzante Santorum avrebbe trovato un pericoloso slancio in vista del Super Tuesday del 7 marzo, perché in Michigan sono stati profusi sforzi senza precedenti.

Alla fine il risultato è stato il migliore possibile: una doppia vittoria che lancia Romney verso la nomination repubblicana, anche se il conto dei delegati è ancora lontanissimo da numeri che consentano di considerare chiusa la partita. In Arizona il successo è stato ampio (a spoglio non ancora terminato Romney viaggiava attorno al 47%, Santorum al 26%), mentre la vittoria in Michigan è stata sudata. Lo scarto (con il 91% dei voti contati, Romney era al 41%, Santorum al 38%), è stato inferiori a quelli che l'ex governatore inflisse nel 2008 al futuro candidato repubblicano John McCain, ma per usare le parole dello stesso Romney quel che conta era vincere: «non abbiamo vinto di molto, abbiamo vinto di quel tanto che basta e questo è quello che importa», ha detto ai suoi sostenitori.