Iran, aumenta la repressione in vista del voto
E' quanto denuncia Amnesty nel rapporto di 71 pagine intitolato «Abbiamo l'ordine di distruggervi», diffuso oggi. Anche formare un gruppo sui social media può portare in carcere
TEHERAN - La repressione del governo iraniano nei confronti della libertà di espressione è fortemente aumentata con l'approssimarsi della scadenza elettorale di questa settimana. E' quanto denuncia Amnesty International in un rapporto di 71 pagine intitolato «Abbiamo l'ordine di distruggervi», diffuso oggi.
Anche formare un gruppo sui social media può portare in carcere - Nel rapporto, l'organizzazione per i diritti umani descrive come, a partire dalle proteste indette nel febbraio 2011 dai due leader dell'opposizione, Mir Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi, le autorità iraniane abbiano inasprito la repressione contro il dissenso, fino ad arrivare all'ondata di arresti degli ultimi mesi.
«Nell'Iran di oggi, chiunque è a rischio se fa qualsiasi cosa che possa situarsi al di fuori dei ristretti confini di ciò che le autorità considerano accettabile dal punto di vista sociale o politico - ha dichiarato Ann Harrison, direttrice ad interim del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty - formare un gruppo sui social media, costituire un'organizzazione non governativa o aderirvi, esprimere opposizione rispetto allo status quo può portare in prigione».
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