26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Un fenomeno non isolato nel Paese

Afghanistan, dà alla luce terza figlia: uccisa da marito e suocera

L'omicidio è stato compiuto due giorni fa nella provincia di Kunduz. La neonata, che oggi ha due mesi, non è stata ferita. L'orribile delitto si è consumato nel villaggio di Mahfalay, nel distretto di Khanabad

RIMA - Una donna nell'Afghanistan nord orientale è finita in manette per aver preso parte all'omicidio della nuora 22enne, «colpevole» di aver dato alla luce una femmina. Anche il marito della vittima è sospettato di essere coinvolto nel feroce delitto, ma al momento risulta latitante.
L'omicidio è stato compiuto due giorni fa nella provincia di Kunduz. La neonata, che oggi ha due mesi, non è stata ferita. L'orribile delitto si è consumato nel villaggio di Mahfalay, nel distretto di Khanabad.

Secondo quanto riferito alla BBC dal capo della polizia distrettuale, Sufi Habib, «la madre, Stori, ha dato alla luce una terza bambina. Il marito e la suocera la hanno strangolata per aver avuto una terza figlia». Secondo la ricostruzione del delitto, la suocera, che risponderebbe al nome di Wali Hazrata, avrebbe legato i piedi della vittima, mentre il marito la strangolava. «Viveva in un inferno, non in una casa», ha commentato il poliziotto, riferendosi alla lunga serie di soprusi subiti dalla giovane donna. Gli attivisti dei diritti umani hanno portato il caso all'attenzione dei media. In particolare il direttore di Kunduz Women's, Nadira Gya, ha condannato «il brutale delitto commesso contro una donna innocente». Anche i leader religiosi e gli anziani della zona hanno espresso indignazione per il barbaro assassinio.

La nascita dei maschi è solitamente occasione di grandi festeggiamenti in Afghanistan: non altrettanto può dirsi quando a venire al mondo è una femmina che è spesso considerata alla stregua di un peso. Non è raro che alcune donne subiscano violenza se non partoriscono maschi e si tratta solo di uno degli orribili crimini di cui sono spesso vittime le donne in Afghanistan.