Pyongyang: Nessun dialogo con Seoul
La Corea del Nord esclude ogni possibilità di discussione con l'attuale governo della Corea del Sud, all'indomani dell'insediamento al potere di Kim Jong-Un. «Faremo pagare al Sud i loro peccati imperdonabili»
SEOUL - La Corea del Nord esclude ogni possibilità di discussione con l'attuale governo della Corea del Sud, all'indomani dell'insediamento al potere di Kim Jong-Un che succede al padre Kim Jong-Il, morto il 17 dicembre scorso: lo ha annunciato oggi l'agenzia ufficiale Kcna. «Come abbiamo già detto, ci rifiuteremo sempre di intrattenere rapporti con il traditore Lee Myung-Bak e il suo gruppo», ha dichiarato la Commissione di difesa nazionale in un comunicato diffuso dall'agenzia nordcoreana.
«Faremo pagare al traditore Lee Myung-Bak e al suo gruppo i peccati imperdonabili compiuti in occasione dei funerali nazionali» di Kim Jong-Il, ha annunciato Pyongyang senza precisare quali iniziative di rappresaglia intende prendere.
Queste dichiarazioni sono state ripetutamente mandate in onda dalla televisione locale. La Corea del Nord accusa Seoul di avere vietato le visite di condoglianze a Pyongyang: solo due delegazioni sudcoreane sono state autorizzate ad attraversare la frontiera tra i due paesi. Il governo nordcoreano, inoltre, accusa la Corea del Sud di avere lanciato volantini incitanti all'insurrezione contro la dinastia Kim il giorno delle esequie del leader morto.
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